VISIO-European Programme on Artists’ Moving Images è un progetto di ricerca e residenza dedicato ad artisti che utilizzano le immagini in movimento nella loro pratica artistica.
VISIO è strutturato in una mostra e una serie di seminari, tavole rotonde e incontri. Promuovendo il confronto e la mobilità internazionale di giovani creativi, VISIO ha favorito in questi anni lo sviluppo di un network europeo tra istituzioni, artisti e professionisti che lavorano con le moving images creando un importante archivio di una nuova generazione di artisti europei o residenti in Europa. Sono oltre 900 gli artisti che hanno partecipato al processo di selezione delle precedenti edizioni.
Il progetto, a cura di Leonardo Bigazzi, si tiene a Firenze nell’ambito della XIV edizione dello Schermo dell’arte Festival di cinema e arte contemporanea, dal 9 al 14 novembre 2021, ed è rivolto a 12 giovani artisti italiani ed europei che lavorano con le immagini in movimento. I partecipanti saranno selezionati attraverso una open call e in collaborazione con alcune delle più importanti accademie, scuole d’arte e residenze per artisti europee. Le candidature dovranno essere inviate entro domenica 26 settembre 2021.
La mostra con le opere dei partecipanti, intitolata, Thinking Beyond – Moving Images for a Post-Pandemic World è prodotta per il secondo anno consecutivo con NAM – Not A Museum, il programma dell’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi. Sarà allestita dal 9 novembre al 12 dicembre 2021 negli spazi di Manifattura Tabacchi, ex complesso industriale in stile razionalista oggi al centro di un importante progetto di rigenerazione urbana che si propone di dar vita a un nuovo quartiere per la città e un centro per la cultura contemporanea.
È confermato il VISIO Young Talent Acquisition Prize (VII edizione). Il Premio consiste nell’acquisizione di un’opera di uno degli artisti partecipanti da parte della Seven Gravity Collection, collezione privata italiana interamente dedicata alle opere video di artisti contemporanei. Con questo Premio, Lo schermo dell’arte, grazie alla partnership con Seven Gravity Collection, intende sostenere giovani artisti che utilizzano le immagini in movimento nella loro pratica artistica promuovendo il collezionismo di video installazioni, film e video d’artista.
Struttura
VISIO – European Programme on Artists’ Moving Images è strutturato in cinque sezioni:
1. Thinking Beyond – Moving Images for a Post-Pandemic World
La mostra, a cura di Leonardo Bigazzi, sarà allestita con le opere dei partecipanti negli spazi di Manifattura Tabacchi.
La mostra intende celebrare il potere trasformativo dell’arte e la capacità degli artisti di leggere situazioni tragiche e complicate come occasioni generative. Il progetto espositivo presenterà dodici film, video e installazioni e un programma pubblico di eventi anche online.
2. Festival
I partecipanti sono invitati a seguire le proiezioni, gli incontri e le lectures del programma della XIV edizione dello Schermo dell’arte. Le tematiche affrontate saranno poi approfondite e sviluppate durante i seminari e le conversazioni con i curatori e gli artisti ospiti. In questa edizione saranno proiettati i lavori di vari artisti internazionali tra i quali Matthew Barney, Rä di Martino, Oliver Laric, Sara Sadik, Barbara Wagner e Benjamin de Burca, Andrew Norman Wilson.
3. VISIO. Young Talent Acquisition Prize
Il Premio consiste nell’acquisizione di un’opera di uno degli artisti partecipanti da parte della Seven Gravity Collection, collezione privata italiana interamente dedicate alle opere video di artisti contemporanei.
Il Premio sarà assegnato dai Soci Fondatori della Seven Gravity Collection e l’artista vincitore sarà annunciato durante la serata conclusiva dello Schermo dell’arte.
4. Seminari
Sarà organizzato un ciclo di seminari tenuti da artisti e curatori ospiti del Festival che discuteranno con i partecipanti alcuni aspetti della loro pratica artistica e della loro metodologia di ricerca. I seminari, della durata di due ore, saranno strutturati in modo da prevedere anche momenti di dialogo e condivisione della propria esperienza tra i professionisti e i partecipanti. Nelle edizioni precedenti i seminari sono stati tenuti da Isaac Julien, Marine Hugonnier, Philippe-Alain Michaud, Filipa Ramos, Deimantas Narkevicius, Mark Nash, Maria Lind, Alain Fleischer, Heinz Peter Schwerfel, Sibylle Kurz, Sarah Perks, Erika Balsom, Shirin Neshat, Manuel Cirauqui, Domenico Quaranta, Forensic Architecture, Ana Teixeira Pinto, Omer Fast.
5. Conversation Room
In questo spazio i partecipanti potranno confrontarsi, durante tavole rotonde e incontri individuali di 40 minuti, con artisti, curatori, critici, produttori e direttori di istituzioni internazionali ospiti del Festival. Dalla presentazione del proprio portfolio a una semplice conversazione, questi momenti sono pensati come un’occasione di confronto e di scambio per favorire la crescita professionale dei partecipanti ed estendere il loro network di contatti internazionali.
Nelson Bourrec Carter
Ha studiato alla Sorbonne e all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts. Lavora con un’ampia gamma di media diversi, da video e film alla fotografia, alla pittura e al suono. Attivando forme ibride, in costante dialogo tra finzione e documentazione, Danon si interroga sul potenziale narrativo della realtà, esplorando il rapporto tra corpi e spazi, e la nozione di intimità nel territorio del politico. Il suo lavoro è stato esposto in diverse istituzioni e festival cinematografici ed è stato premiato con il Prix du Jury Sarr al CRUSH, Beaux-Arts de Paris, con il Prix du Jury d’Art Contemporain de Paris 1 Panthéon-Sorbonne e con il Prix Artaïs alla 72ª edizione del Festival Jeune Création. Il suo video Afrokingdom ha vinto il premio per il miglior cortometraggio francese allo Champs-Elysées Film Festival nel 2021. Attualmente l’artista sta lavorando alla sua prima pubblicazione con la casa editrice italiana NERO e a un mediometraggio, che sarà girato in Israele.
Ph. credits Aurélie Lamachère
Alexandre Erre
Alexandre Erre è nato a Nouméa e attualmente vive e lavora tra la Francia e Kanaky (Nuova Caledonia). La sua pratica artistica ruota attorno alla propria esperienza di persona queer proveniente dalla Melanesia, e alla celebrazione delle culture e delle comunità dell’Oceania. Esplora questioni relative alla memoria, all’esotismo e all’insularità. Nel suo lavoro cerca di aprire spazi di cura e piacere in risposta alla violenza che popola la nostra vita quotidiana e la nostra immaginazione.
Le sue opere sono state presentate in occasione di mostre e film festival come: Arte Nova 100 (青年艺术100), Beijing; Tales from the seashore, Hong-Ti Art Center, Busan, Corea; Arthaus Movie Theater, 41st Havana Film Festival, Cuba; 31e Festival – Les Instants Vidéo, Videodrome 2, Marsiglia.
PHILT HAUS
PHILTH HAUS è un collettivo artistico composto da sei membri, o entità: ANDRA, SYLLA, LYLEX, COLY, ROCO, e PHILIP. Questa comunità è stata fondata da ANDRA e interagisce come un sistema di entità transizionali in costante evoluzione, alla ricerca di una forma. È un’attivazione materiale dell’immateriale, un processo di transustanziazione. Considerando questo come un processo di raffinazione dell’incarnazione, ogni entità è radicata in un’esperienza trans indispensabile.
Il collettivo è attivo e ha esposto a Los Angeles, New York, Boston e Honolulu. Attualmente è in residenza a De Ateliers Artist Residency di Amsterdam (2019-2021).
Roman Khimei e Yarema Malashchuk
VINCITORI DELLA SETTIMA EDIZIONE DEL “VISIO YOUNG TALENT ACQUISITION PRIZE”: LA LORO OPERA DEDICATED TO THE YOUTH OF THE WORLD II (2019) ENTRERÀ A FAR PARTE DELLA SEVEN GRAVITY COLLECTION.
Roman Khimei e Yarema Malashchuk dal 2013 lavorano sul confine tra cinema e arti visive. Si sono laureati direttori della fotografia presso l’Institute of Screen Arts di Kiev. Attraverso film e video installazioni, esplorano l’immagine della folla come un personaggio autonomo nella storia e nella cultura.
Hanno ricevuto il Grand Prix del Young Ukrainian Artists Award (Muhi 2019), Best Short Documentary del Festival Internacional de Cine Silente, Messico (2019), e il premio principale del PinchukArtCentre Prize (2020). La video installazione Dedicated to the Youth of the World II è stata esposta in numerose mostre tra cui frei_raum Q21 a Vienna (2019), HMKV, Dortmund (2021), Baltic Triennial 14, Vilnius (2021). Il loro documentario di debutto New Jerusalem presentato in anteprima al Docudays International Film Festival 2020, ha ricevuto lo Special Mention Award al Kharkiv Meetdocs. Il duo ha recentemente esposto al Future Generation Art Prize 2021.
ChongYan Liu
Ha studiato alla Central Academy of Fine Arts, Beijing/Pechino, prima di trasferirsi a Parigi per ottenere la laurea in Artists & Exhibition-related Careers e un master in Belle Arti all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts. La sua ricerca è incentrata su narrazioni personali che l’artista esplora attraverso una combinazione di immagini in movimento e testi. L’uso di lunghe riprese nei video consente di rallentare e riflettere su tematiche urgenti attualmente al centro del dibattito pubblico, ma strettamente legate alla vita privata dell’artista, come abusi e conflitti familiari.
Liu ha presentato le sue opere a Brunnenstraße 45, Berlino; ENSBA, Parigi; Collectif Jeune Cinéma, Parigi; Les Yeux Ouverts, Parigi; Villa des Arts, Parigi.
Eleonora Luccarini
Eleonora Luccarini si è formata presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, l’Università IUAV di Venezia e il Sandberg Institute, dove è attualmente iscritta. Recentemente ha partecipato al festival Live Arts Week X curato da XING e al progetto di residenza Nuovo Forno del Pane presso MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. Ha esposto presso Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2021), Quadriennale di Roma (2020), OGR Torino (2020), Cripta747, Torino (2020), Anonima Kunsthalle, Varese (2018) e LOCALEDUE, Bologna (2017). Nel 2019 è stata selezionata tra i partecipanti alla summer school School of Expressions tenuta da Valentinas Klimašauskas, Viktoria Draganova, Julie Béna, Zuzanna Czebatul, Pavel Sterec e Wojciech Kosma presso PLATO a Ostrava (CZ). Nello stesso anno ha preso parte al workshop New Methods tenuto da Amalia Ulman presso l’Università IUAV di Venezia.
Thuy-Han Nguyen-Chi
La sua pratica muta passando dalla scultura, all’installazione, dall’immagine in movimento e alla ricerca interdisciplinare. Le sue opere esplorano immaginari di libertà all’intersezioni tra pratica e teoria del cinema, refugee studies e studi postcoloniali, memoria personale/protesica e storie individuali/collettive. Nguyen-Chi ha studiato Belle Arti alla Städelschule, e Film alla School of the Art Institute of Chicago. Attualmente sta studiando per un dottorato di ricerca in Film alla University of Westminster. Ha esposto le sue opere a Art Hub Copenhagen; Atletika, Vilnius; Centro di Musica Contemporanea di Milano; Haus, Vienna; Kunstverein Nürnberg, Nürnberg; Museum für Moderne Kunst, Frankfurt; Nottingham Contemporary, Nottingham; Sàn Art, Saigon; Site Galleries, Chicago; Whitechapel Gallery, London.
Eoghan Ryan
Eoghan Ryan utilizza le immagini in movimento, l’installazione, la performance, la scultura e il collage, come set o episodi, per affrontare la disintegrazione del linguaggio. La sua ricerca nasce dalla necessità di convivere, immedesimarsi e sovvertire il canone occidentale e riformularlo per un immediato impegno sociale. I suoi video si inseriscono nel divario tra spazio pubblico e trauma privato.
Le sue opere sono state esposte presso la Fondazione Pernot Ricard, Parigi; Kunstverein Freiburg; l’Irish Museum of Modern Art, Dublino; South London Gallery; Rowing, Londra; 427, Riga; Spike, Berlino; Serralves Museum, Porto; IFI, Dublino; Outpost, Norwich; Kem, Varsavia; Cubitt, Londra; Kim? Contemporary, Riga; Plastik Moving Image Festival, Dublin; CAC, Vilnius; Catalyst Arts, Belfast; BDP, Berlin; New Shelter Plan, Copenhagen; EEFF, London; FACT, Liverpool. Ryan ha recentemente concluso la residenza alla Rijksakademie van Beeldende Kunsten.
VEGA
VEGA (Francesca Pionati e Tommaso Arnaldi) è un duo artisti visivi e registi di base a Roma. La loro ricerca nasce dall’urgenza di sviluppare una relazione tra elementi predefiniti o già contestualizzati – come materiali d’archivio, tradizioni o rituali – e linguaggi ed estetiche contemporanee, mettendone in discussione tutti gli elementi fondanti per far emergere ciò che è rimasto nascosto. Indagano principalmente storie e fenomeni delle subculture italiane con una visione gotico-cosmico-mediterranea. Nata all’incrocio tra video arte e docu-fiction, la loro pratica comprende anche l’uso della performance. Le loro opere sono state esposte al MACRO, Roma; Triennale di Milano; MEGA; e saranno presentate al Sant’Andrea de Scaphis. Nel 2021 hanno curato Iniziative di II, Roma.
Arnaldi ha studiato arti visive a RUFA. Pionati ha completato gli studi in Film a La Fémis, Paris, e al Filmakademie Baden-Württemberg.
Janaina Wagner
Janaina Wagner lavora con il cinema, la fotografia, la scenografia, il disegno, il video e le installazioni, ricercando le relazioni di limite, controllo e conflitto che l’uomo instaura con il mondo. Attualmente è in residenza a Gasworks e sta conseguendo un dottorato di ricerca con Le Fresnoy-Studio National des Arts Contemporains. Wagner ha partecipato a diverse residenze artistiche, come FID Campus – Festival International de Cinéma de Marseille, Bolsa Pampulha, Festival Mondes Possibles – Théâtre Nanterre-Amandiers, Casa Tomada, Anarcademia W139 Amsterdam e NES Skagaströnd. Tra le principali mostre: A natural History of Ruins – Pivô (Brasile), Casa Carioca – MAR Museu de Arte do Rio de Janeiro, Ensaio de Tração – Pinacoteca do Estado de São Paulo, Simultan Festival XV – Unseen (Romania), 10 ª Semana de Cinema do Rio de Janeiro.
Thinking Beyond
Moving Images for a Post-Pandemic World
a cura di Leonardo Bigazzi
una produzione Lo schermo dell’arte e NAM – Not A Museum
Thinking Beyond – Moving Images for a Post-Pandemic World intende celebrare il potere trasformativo dell’arte e la capacità degli artisti di leggere situazioni tragiche e traumatiche come occasioni generative. La mostra presenterà dieci film, video e installazioni e un programma pubblico di eventi anche online.
VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images – X edizione
a cura di Leonardo Bigazzi
promosso e organizzato da Lo schermo dell’arte
in collaborazione con
NAM – Not A Museum, il programma dell’arte contemporanea di Manifattura Tabacchi
con il contributo di
MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo
Regione Toscana
con il patrocino di
Comune di Firenze
il sostegno di
Fondazione CR Firenze | con il contributo di Intesa Sanpaolo
Fondazione Sistema Toscana | Cinema La Compagnia
Manifattura Tabacchi
Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi
Forum Austriaco di Cultura Roma
in collaborazione con
Fondazione In Between Art Film
MYmovies
Accademia di Belle Arti di Firenze
Main Sponsor
Gucci
Sponsor
B&C Speakers
Findomestic
Unicoop Firenze
Treedom
Media Partner
Flash Art
la selezione dei partecipanti è realizzata in partnership con:
- Accademia di Belle Arti di Brera
- Accademia di Belle Arti di Firenze
- Art House (Scutari)
- AV-arkki – The Centre for Finnish Media Art (Helsinki)
- Careof (Milano)
- Centro de Residencias Artísticas, Matadero Madrid
- Cité internationale des arts (Paris)
- De Ateliers (Amsterdam)
- Gerrit Rietveld Academie (Amsterdam)
- La Casa Encendida (Madrid)
- Le Fresnoy-Studio national des arts contemporains (Tourcoing)
- Rijksakademie van beeldende kunsten (Amsterdam)
- Royal College of Art (Londra)
- Royal Institute of Art (Stoccolma)
- Städelschule (Francoforte)
- Universität der Künste Berlin
- Vilnius Academy of Arts
- WIELS, Contemporary Art Centre (Bruxelles)