Recoding Art
di Bruno Moreschi, Gabriel Pereira, Brasile 2019, 15'
SCENEGGIATURA: Bruno Moreschi   RIPRESE E FOTOGRAFIA: Rodrigo Levy
MONTAGGIO: Laura Oliveira   PRODUTTORE: Fernando Pessoa
SUONO: David Menezes   LINGUA: vo: inglese; st: italiano

Schermo dell'Arte - Archivio Film   Presentato allo Schermo dell'arte 2020 

Il film è il risultato di un’indagine realizzata dall’artista brasiliano Bruno Moreschi e dal ricercatore in media digitali Gabriel Pereira sull’interazione tra i sistemi di intelligenza artificiale e l’arte contemporanea. Le riprese conducono lo spettatore all’interno della collezione del Van Abbemuseum di Eindhoven, tra le stanze del museo una voce meccanica di nome Lisa “legge” o, per meglio dire, interpreta basandosi su degli algoritmi una scultura di André Cadere come una lampada, un bronzo di Juan Muñoz come un’immagine medica o un’installazione di Jannis Kounellis come dei gatti. L’interpretazione delle opere è infatti stata affidata a sette diversi tipi di intelligenze artificiali solitamente utilizzate per il riconoscimento di immagini commerciali. Tra i risultati ottenuti Moreschi e Pereira hanno cercato glitch, errori e letture inaspettate da parte delle IA per capire se queste possano essere un nuovo modo di interpretare l’arte. Nell’ultima parte del film, gli autori discutono inoltre del ruolo delle persone che lavorano sulla piattaforma Amazon Mechanical Turk un servizio che, sfruttando il lavoro precario, aiuta a produrre le risposte che le IA non sono ancora in grado di fornirci.

Bruno Moreschi (Brasile 1982) è ricercatore e artista. Sue opere sono nelle collezioni del São Paulo Museum Contemporary Art, Colombia National Museum e del CA2M di Madrid. Gabriel Pereira è ricercatore al MIT Media Lab di Boston. Recoding Art, primo film che hanno realizzato in collaborazione, ha avuto la première all’ IDFA International Documentary Festival di Amsterdam nel 2019.

Filmografia selezionata:
Mute Grain, 2019; Tropical Siesta, 2017.
 
www.brunomoreschi.com


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