Spectres di Sven Augustijnen, 2011, 104' |
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Ultimo di una serie di lavori che l’artista belga Sven Augustijnen ha dedicato alla questione dell’eredità coloniale nel presente europeo, Spectres prende come punto di partenza un episodio controverso della storia del Belgio: l’uccisione del primo ministro e primo leader democraticamente eletto del Congo Patrice Lumumba avvenuta a Elisabethville (l'attuale Lubumbashi) il 17 gennaio del 1961.
Jacques Brassinne de La Buissière, all’epoca funzionario del governo coloniale congolese, ha dedicato più di trent’anni della sua vita alla ricerca dei responsabili di questo assassinio con l’intento di gettare luce su questo che è considerato uno dei capitoli più oscuri del passato del Paese. L’artista segue Brassinne in un viaggio che lo porta a incontrare i testimoni di quei fatti e a visitare i luoghi in cui è avvenuto il truce omicidio.
Come si rapporta un certo paese al proprio passato coloniale? Come elabora la sofferenza inflitta ai paesi da esso assoggettati? Chi è colpevole è effettivamente in grado nel presente di farsi carico di questa colpa? Prendendo in prestito il titolo dal libro di Jacques Derrida del 1933 Gli spettri di Marx, il film si interroga sull’incapacità dell’Europa di affrontare gli spettri del proprio passato, svelando come questi abbiano un impatto sul modo in cui pensiamo e agiamo nel presente.
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