The third party di Émilie Pitoiset, 2014, 4' |
Courtesy l’artista e Klemm’s, Berlin
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Presentato a VISIO - European Programme on Artists’ Moving Images - IV edizione Nei suoi film Émilie Pitoiset produce scenari insoliti attraverso un’estetica spesso noir e decadente, inserendo vari riferimenti alla storia del cinema e della danza. Manipolando realtà e finzione e utilizzando l’estetica del found footage, in The third party l’artista crea una coreografia surreale in cui l’identità dei protagonisti è nascosta da maschere nere. La ripetizione di gesti quotidiani, estratti dal loro contesto, assume nuovi significati simbolici e contribuisce a generare un’atmosfera ambigua e sospesa in cui si percepisce la presenza inquietante di un potere occulto. Gli interpreti del film sono in verità impiegati di una banca tedesca in cui l’artista, nel doppio ruolo di film-maker e coreografa, ha operato sovvertendo le rigide gerarchie che solitamente regolano i rapporti umani in quell’ambiente di lavoro. |
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