Il lavoro dell’artista tedesco Wolfgang Laib (1950) è un dialogo tra contemporaneità e atemporalità. Il documentario lo segue insieme alla moglie tra tre luoghi chiave della loro vita: una tenuta nel sud della Germania, una casa in India e un appartamento a New York. Fin dai primi viaggi in India negli anni ’70, Laib è stato profondamente influenzato dalle filosofie orientali, che hanno plasmato la sua pratica artistica e la sua visione del mondo. L’artista lavora con pochi materiali naturali essenziali, come polline, latte, riso e cera, utilizzandoli in installazioni semplici ma cariche di significato. Le sue opere riflettono una fusione tra arte, natura e vita quotidiana, invitando a una meditazione sull’essenziale in un’epoca frenetica e sovraccarica di stimoli. Attraverso riferimenti a diverse culture antiche, le installazioni di Laib creano un ponte tra il presente e un passato filosofico e spirituale.
Il film è stato prodotto in occasione della mostra personale dell’artista al Kunstmuseum Stuttgart e segue l’evoluzione del suo lavoro anche durante la sua partecipazione, nel 2019, alla mostra del Museo Novecento a Firenze in spazi storici come il Convento di San Marco.