Giovani ragazze siriane che vivono nei campi profughi nella valle della Bekaa, in Libano, lavorano come raccoglitrici di semi nei campi di grano appartenenti a ICARDA, il Centro Internazionale di Ricerca Agriculturale nelle Zone Desertiche, che da anni compie importanti ricerche per la creazione di nuove specie coltivabiliselezionate, capaci di resistere alle malattie e alle avverse condizioni climatiche di quelle zone.
Un sacerdote e un ricercatore parlano di cambiamento climatico a Longyearbyen, sull’isola di Svalbard, in Norvegia, dove nel 2013ICARDA ha trasferito la sua banca di semi provenienti da tutto il mondo, con lo scopo di proteggerliin caso di disastri climatici. Qui gli esemplari di semi provenienti da una banca dei geni precedentemente situata ad Aleppo, e poi trasferita in Libano in seguito allo scoppio della guerra in Siria, stanno venendo adesso replicati per la prima volta nella storia. Diverse vicende personali di queste due parti del mondo così distanti fra loro sono connesse liberamente da Jumana Manna in questo documentario, con il comune tema ambientale a fare da legame narrativo. In Medio Oriente sconfiggere le condizioni climatiche avverse all’agricoltura e contrastare il potere delle corporations globali come ICARDA è la sfida più grande per i coltivatori del luogo, che vedono le specie autoctone scomparire all’avvento di quelle selezionate in laboratorio. Nel Circolo Artico invece, dove il deposito di semi avrebbe dovuto resistere a tutto, le temperature si alzano e i ghiacciai si sciolgono, sconvolgendo l’ecosistema.
Wild Relatives affronta il dibattuto tema dell’ambiente e apre uno spazio di riflessione sulla biodiversità, la resilienza e il cambiamento climatico, così come su i terribili disastri causati dall’uomo e gli ambivalenti sforzi compiutidall’uomo stesso per porvi rimedio.