Twittering Soul

Nella sua pratica l’artista lituano Deimantas Narkevičius, a cui Lo schermo dell’arte ha dedicato il Focus nel 2013, si è spesso concentrato sulla relazione tra immagini, storia e memoria. Questo suo ultimo lungometraggio in 3D mette in scena una storia del folklore del suo paese ambientata nel microcosmo di un remoto villaggio alla fine del XIX secolo, un tempo in cui la comunicazione quotidiana in Lituania era ancora caratterizzata da espressioni arcaiche/esoteriche piene di simbolismo. Tra i protagonisti sono due giovani ragazze e due musicisti itineranti, un violinista e un suonatore di zampogna, che nel loro cammino iniziano ad osservare eventi inquietanti, incapaci di discernere cosa sia fantasia e cosa realtà. Il 3D, che ha avuto il suo precedente nella fotografia stereoscopica di fine dell’Ottocento a cui si dedica uno dei personaggi del film, è qui utilizzato per permettere allo spettatore di immergersi in un mondo magico che appare svuotato dagli effetti solitamente ricercati da questa nuova tecnologia. Le scene del film sono accompagnate dalla musica dei flauti e dai dialoghi dei protagonisti che trasportano lentamente il pubblico in una favola incantata in cui uomo e natura vivono in profonda connessione.