Il film ripercorre la storia della Land art attraverso filmati originali e il racconto di alcuni degli artisti protagonisti di quel movimento: Robert Smithson, Walter De Maria, Michael Heizer, Dennis Oppenheim, Vito Acconci. Con la loro pratica essi discussero le contraddizioni della cultura moderna, superando i confini della pittura e della scultura, per produrre lavori su scala monumentale nei vasti spazi del deserto del sud-ovest americano, facendo convergere in un unico luogo architettura, paesaggio, scultura, fotografia. Oggi come allora, i loro interventi appaiono rivoluzionari, non solo perché sono incompatibili con gli spazi delle gallerie, ma perché contrastano le leggi del mercato, oltrepassando i tradizionali canoni artistici. Il regista James Crump realizza un tributo al loro coraggio, mostrando come la natura che ospita questi lavori ha modificato e alterato i loro assetti iniziali, creando un dialogo tra l’artista e il mondo naturale. La parte di commento storico è affidata al critico e curatore Germano Celant.