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Time
di Garrett Bradley
Stati Uniti, 2020, 81’
Presentato alla 17° edizione dello Schermo dell’arte, 2024
CON Sibil Fox Richardson, Robert G. Richardson
FOTOGRAFIA: Zac Manuel, Justin Zweifach, Nisa East
MONTAGGIO: Gabriel Rhodes
MUSICA: Jamieson Shaw, Edwin Montgomery
CREDITI IMMAGINE: courtesy of Amazon
FOTOGRAFIA: Zac Manuel, Justin Zweifach, Nisa East
MONTAGGIO: Gabriel Rhodes
MUSICA: Jamieson Shaw, Edwin Montgomery
CREDITI IMMAGINE: courtesy of Amazon
PRODUTTORI: Garrett Bradley, Kellen Quinn, Lauren Domino
PRODUZIONE: Concordia Studio, The New York Times, Outer Piece, Hedgehog Films
vo: inglese; st: italiano
PRODUZIONE: Concordia Studio, The New York Times, Outer Piece, Hedgehog Films
vo: inglese; st: italiano
“A prima vista, Time di Garrett Bradley pone una domanda semplice: come si può condensare l’intera durata di 21 anni nell’arco di un singolo film, un documentario che dura appena 81 minuti? E dalle degradate immagini iniziali, prese in prestito dal primo dei mille videomessaggi che una donna nera della Louisiana di nome Sibil Fox Richardson (alias “Fox Rich”) registrò per il marito mentre aspettava che fosse rilasciato dal penitenziario di Stato, il film offre una risposta altrettanto semplice: non si misura in lunghezza, ma piuttosto in perdita.
Il tempo si misura nell’assenza. Nei flussi di rabbia che turbinano sotto l’acqua e minacciano di trascinarti al largo. Nel retrogusto punitivo di costringere sei ragazzi a crescere senza un padre.
Nel modo in cui la loro madre, una ventisettenne determinata ma dalla voce morbida quando girò quel video iniziale, si è indurita diventando una combattente per la giustizia sociale di una forza così indomabile da poter restituire a quel termine il potere che implica. Non si pensa al tempo come a un ponte che si estende tra il passato e il futuro, ma come al presente sconfinato che scorre sotto di noi; infinito lungo un asse, ma così stretto lungo l’altro lato che si riesce a malapena a vedere la distanza tra le sponde.
Messo insieme da 18 anni di nastri MiniDV (oltre alle riprese più recenti e più nitide che la regista ha realizzato della Fox e della sua famiglia prima di ricevere quell’incredibile tesoro di home video), il monumentale e commovente Time di Bradley non contrappone il dolore di ieri alla speranza di domani, quanto piuttosto insiste su un adesso perpetuo. Sebbene il documentario non riduca mai i suoi soggetti a meri simboli dell’oppressione che rappresentano -i film non potrebbero essere più personali, e si costruisce un momento di tale intimità senza veli che si stenta a credere a ciò che si sta guardando- il montaggio tralfamadoriano di Bradley appiattisce il tempo in un modo da contestualizzare l’incarcerazione di massa nel più grande dei continuum. Time, nel nome stesso e nello stile senza tempo, questa storia liquida, fa scorrere secoli di sottomissione in un’unica confluenza di disumanizzazione, finché la schiavitù nera e il complesso carcerario-industriale non diventano due ruscelli separati che si uniscono nello stesso fiume”.
—David Ehrlich
Garrett Bradley è artista, insegnante e regista americana. Nel 2020, Bradley ha prodotto il suo primo lungometraggio, Time, che ha ricevuto oltre cinquanta nomination, incluso l’Oscar, e ha vinto venti premi, tra cui il Peabody Award 2020 e il Best Director Award for U.S. Documentary al Sundance Film Festival di quell’anno, facendo di Bradley la prima donna nera nella storia del Festival a vincere questo premio. Bradley è stata residente nel 2015 presso la Skowhegan School of Painting and Sculpture ed è stata premiata con il Prix de Rome (2019), l’Arts and Letters Award for Art dall’American Academy of Arts and Letters (2022) e l’Eye Art & Film Prize dell’Eye Filmmuseum (2023). Sue mostre mostre personali si sono tenute presso istituzioni quali Museum of Modern Art di New York (2020); Contemporary Arts Museum di Houston (2019); Momentary, Crystal Bridges, Arkansas (2021); August Wilson African American Cultural Center di Pittsburgh (2022); Museum of Contemporary Art di Los Angeles (2022).
Il recente libro di Bradley, Devotion, pubblicato nel febbraio 2024, è stato il primo di una serie di pubblicazioni, dedicate ad approfondire la ricerca di singoli artisti a cura di MIT Press e Lisson Gallery.
Il recente libro di Bradley, Devotion, pubblicato nel febbraio 2024, è stato il primo di una serie di pubblicazioni, dedicate ad approfondire la ricerca di singoli artisti a cura di MIT Press e Lisson Gallery.
Filmografia selezionata
2022 Safe (Excerpt); 2021 Naomi Osaka; 2020 Time; 2019 Aka; America; 2018 The Earth is Humming; 2017 Alone; 2014 Below Dreams
2022 Safe (Excerpt); 2021 Naomi Osaka; 2020 Time; 2019 Aka; America; 2018 The Earth is Humming; 2017 Alone; 2014 Below Dreams
Trailer “Time”