Avendo dedicato, nel suo lavoro, molta attenzione al linguaggio, negli ultimi anni Lapelytė ne ha anche esplorato i suoi limiti. Il film è il risultato della sua performance creata appositamente su invito del Festival d’Automne di Parigi che si è tenuta a settembre 2024 negli spazi della Bourse de Commerce- Pinault Collection. Lapelytė vi adotta un approccio radicale eliminando ogni riferimento linguistico. Un centinaio di bambini e adolescenti parigini hanno dato vita ad una scultura sonora, “parlando” attraverso l’imitazione di suoni animali.
The Speech riflette sul fallimento del linguaggio, sulla fragilità umana, sull’empatia, sull’imitazione come metodo di apprendimento e comprensione del mondo, e sulle voci inascoltate dei gruppi emarginati. A prima vista, la performance può sembrare spensierata e giocosa, ma allude alla sensazione di sé ancora in via di sviluppo del bambino, dove la distinzione tra “io” e “altro” non è ancora completamente formata.
L’intervento di Lapelytė nell’architettura unica della Bourse, realizzata da Tadao Ando, è delicato ed effimero. Nel creare una visione di un mondo primordiale in cui umani e animali si stanno formando, l’artista non suggerisce una narrazione specifica. Il film, come la performance, invita il pubblico ad ascoltare suoni familiari e astratti, che insieme formano un coro chimerico e inaspettato.