Giunto per la prima volta in Uzbekistan nel 1950 al seguito di una spedizione archeologica e etnografica, il pittore, archeologo e collezionista russo Igor Savitsky ha trascorso la sua vita a Nukus, dove nel 1966 ha fondato e diretto il Nukus Museum. Accanto a preziose testimonianze dell’arte e dell’artigianato locale, il museo, situato in una delle regioni più povere del mondo, custodisce una tra le più rare e cospicue collezioni di opere d’arte contemporanea, composta in gran parte da disegni e dipinti realizzati da artisti dell’Asia centrale e da esponenti dell’avanguardia russa che Savitsky ha salvato e dall’oblio e dalla censura negli anni del regime sovietico. La biografia di Savitsky e la storia della sua impresa, raccontate da Ben Kingsley, Sally Field e Ed Asner, si intrecciano a immagini di numerose opere, in gran parte mai esposte al pubblico, documenti e testimonianze del presente, come quella di Marinka Babanzarova, direttrice del Museo. Il film ha vinto il Cine Golden Eagle Award, il Best Doc Palm Beach International Film Fest e l’Audience Award Beijing International Film Fest.