Il regista russo Andrej Tarkovskij, assieme allo sceneggiatore Tonino Guerra, intraprende un viaggio in alcuni luoghi del sud e del centro Italia alla ricerca delle location per il film Nostalghia (1983).
Tempo di viaggio, tra stile documentario e poetico, accompagna lo spettatore alla scoperta del processo creativo di un grande maestro del cinema e della sua relazione con il collaboratore e amico. Parlando l’uno in russo l’altro in italiano, le loro conversazioni tra le bellezze architettoniche e i paesaggi ricchi di storia spaziano dalla poesia dialettale di Guerra ai registi amati da Tarkovskij, come Bresson, Antonioni e Dovženko. Oltre alla casa di Guerra, il viaggio tocca la costiera amalfitana, le cattedrali del barocco leccese, l’affresco della Madonna del Parto di Piero della Francesca a Monterchi e la cittadina toscana di Bagno Vignoni. Quest’ultima, ancora lontana dal turismo di massa, con la sua vasca termale in piazza immersa in un’atmosfera arcaica e decadente, colpisce profondamente Tarkovskij, diventando non solo il luogo centrale di questo film ma il simbolo spirituale in Nostalghia.
Il film fu presentato, dopo la morte di Tarkovskij, nella sezione Un Certain Regard del 48º Festival di Cannes, nel 1995.