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Strange Vision of Seeing Things

di Ryan Ferko
2016, 4’16’
Presentato alla mostra VISIO. European Identities. New Geographies in Artists’ Film and Video (2018)
Cortesia dell’artista
Il film è ambientato nella Serbia post-Jugoslava, nella sala vuota di un quartier generale di un conglomerato industriale dismesso a Belgrado. Il periodo dei bombardamenti NATO del 1999 viene raccontato attraverso i ricordi di un uomo e la visita di una madre con il suo giovane figlio alle rovine lasciate da quella campagna militare. Nel corso della narrazione le immagini perdono la loro definizione per trasmettere la poca nitidezza del flusso della storia.
Ryan Ferko nella sua pratica artistica utilizza prevalentemente il film e il video. Cittadino irlandese nato in Canada da una famiglia scappata dalla Jugoslavia, la sua pratica artistica è dedicata al concetto di identità. La produzione filmica guarda ai paesaggi come a mutevoli fonti di storie. Lavorando spesso in condizioni sociali altamente politicizzate e complicate, nelle sue opere si rivolge al mito e allo story telling come a luoghi metaforici in cui poter trovare narrazioni alternative a quelle reali. Il suo cortometraggio Strange Vision of Seeing Things è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival e proiettato al New York Film Festival, Ann Arbor. Ha partecipato a numerosi programmi di residenze, tra cui: Tabakalera Centre for International Culture (San Sebastian), Taipei Artist Village, Sound Development City (Belgrado/Atene), ZKU Berlin, Banff Centre.