Il film ripercorre la lunga carriera dell’artista californiano Robert Irwin, scomparso il 25 ottobre 2023, noto per le sue installazioni site specific, interventi effimeri che giocano con la percezione dello spazio e della luce.
Irwin ha iniziato come pittore nella scena della Cool School di Los Angeles alla fine degli anni ‘60, ma ha abbandonato ben presto la produzione di oggetti per dedicarsi allo studio della filosofia. Da qui si è dedicato a installazioni sperimentali dalla natura effimera guadagnandosi la reputazione di visionario tra altri artisti amici quali Ed Ruscha, Chris Burden e Vija Celmins.
Materiali d’archivio e interviste inedite mostrano celebri installazioni di Irwin come quelle realizzate per la collezione Villa Panza a Varese e il Central Garden del Getty Center di Los Angeles, un’opera naturale che muta con lo scorrere del tempo e delle stagioni.
All’età di 87 anni, la carriera di Irwin culmina nel suo progetto più impegnativo: un’imponente installazione permanente per la Chinati Foundation di Marfa, nel deserto del Texas. Il film segue la complessa realizzazione di quest’opera che è un’ode radicale agli elementi evanescenti della luce e dello spazio.