Riccardo Benassi è interessato ad analizzare l’impatto della tecnologia nel rapporto quotidiano con lo spazio, riflettendo soprattutto su come i dispositivi tecnologici hanno modificato radicalmente le strutture per vivere e organizzare il reale, dall’architettura alla politica, dalla produzione culturale al consumo. Il video essay Phonemenology raccoglie cinque capitoli che conducono lo spettatore in un viaggio che attraversa differenti tappe: da come sia cambiata la percezione e il consumo di musica da quando le suonerie dei cellulari sono entrate nella nostra vita, alla narrazione del gangsta-rap europeo – un genere musicale caratterizzato da una voce che racconta una storia personale e video filmati nelle periferie – passando per la gentrification, la circolazione delle merci nella società globalizzata fino alla tecno-privatizzazione. Oggetti, animazioni in 3d e numerose parti testuali, che come in un saggio servono all’artista per esplicitare il proprio pensiero, compaiono sullo schermo a più livelli in un continuo cambio di ambientazione: dalla casa, alla periferia europea, dalle acque di un ignoto mare, alla campagna componendo una fenomenologia delle interfacce contemporanee.