Le schegge di materiali video raccolti in oltre dieci anni di riprese racchiudono, in altrettante sequenze, immagini delle principali tappe creative ed espositive del noto artista messicano, che le recenti retrospettive allestite tra il 2009 e il 2011 (al MoMA di New York, al Centre Pompidou di Parigi e alla Tate Modern di Londra) hanno consacrato come uno dei più importanti della sua generazione. La struttura volutamente aperta del film, che segue la traiettoria del lavoro di Orozco andando avanti e indietro nel tempo, ne sottolinea il carattere – eclettico e metodico, intuitivo ma allo stesso tempo logico – mettendo in luce l’appassionata disciplina con cui l’artista si dedica ad ogni aspetto del suo operare. Ogni passo del suo lavoro, dagli esordi ad oggi, è stato quotidianamente annotato nei suoi numerosi ‘quaderni’, pieni di informazioni, immagini e schizzi; questa straordinaria “enciclopedia personale” , che Orozco consulta continuamente, rappresenta la fonte ed è allo stesso tempo lo specchio della sua intera ricerca. Già nel 2002 il regista aveva dedicato all’artista un primo film, che ha ottenuto numerosi premi tra cui quello come miglior documentario al Miami International Film Festival.