In occasione della grande retrospettiva veneziana dedicata da Palazzo Grassi a Martial Raysse, viene presentata una selezione di sei cortometraggi realizzati dall’artista francese fra il 1967 e il 2005, curata da Martin Bethenod. In “Portrait Électro Machin Chose”, egli mette in risalto le sue abilità d’instancabile sperimentatore, appropriandosi del mezzo televisivo per creare, tra effetti di contrasto e distorsioni, il ritratto di una donna vista all’interno dell’atelier. In “Camembert Martial Extra-Doux” fonde, con sottile ironia, la musica di Offenbach a quella trasgressiva della band musicale degli Who per fare da colonna sonora alle disquisizioni di un gruppo di persone sugli effetti allucinogeni del Camembert Martial. La musica dal ritmo primitivo in “Pig Music” testimonia il clima dell’esperienza comunitaria P.I.G nell’ambito della quale Raysse produrrà dipinti, foto e giornali, fino al 1973. Atmosfere rarefatte fino ad arrivare alla totale astrazione dell’immagine sono al centro di “Intra Muros”. Il programma termina con i due film di datazione più recente. Mon petit coeur, realizzato in occasione della mostra “Féminin Masculin” al Centre Georges Pompidou di Parigi, è un breve concentrato di 40 secondi di poesia e bellezza, costruito su una corrispondenza di ritmo musicale e parole, tanto da richiamare la composizione di un sonetto poetico. Ex Voto è una riflessione sulla bellezza vista attraverso le opere d’arte, la creazione e le cose presenti in natura.