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Nummer achttien, the breath of life
di Guido van der Werve
Paesi Bassi, 2023, 94’
Presentato alla 16° edizione dello Schermo dell’arte, 2023
Sceneggiatura: Guido van der Werve
Fotografia: Ben Geraerts
Montaggio: Denise Janzee
Fotografia: Ben Geraerts
Montaggio: Denise Janzee
Suono: Peter Stoel
Musica: Guido van der Werve
Produttrice: Danielle Guirguis
Lingua: vo: olandese, inglese, tedesco; st: inglese, olandese, italiano
Musica: Guido van der Werve
Produttrice: Danielle Guirguis
Lingua: vo: olandese, inglese, tedesco; st: inglese, olandese, italiano
Questo primo lungometraggio dell’artista olandese Guido van der Werve è da lui stesso definito “autofiction”. Come un brano musicale classico è strutturato in una serie di movimenti ed è un racconto autobiografico nel quale si intrecciano passato e presente.
Nel 2016, a seguito di un grave incidente stradale, Van der Werve rimane in coma per un mese. Nummer achttien racconta la sua difficile e miracolosa riabilitazione rievocando anche scene dell’infanzia dalle quali emergono i difficili rapporti con i genitori.
È composto da numerosi elementi: i film in 8 mm e i dipinti realizzati dal padre dell’artista, un coro e un’orchestra che occasionalmente entra in scena (in un cimitero, in un supermercato), un alter ego dello stesso artista impersonato da una bambina dai capelli rossi. Vi compaiono luoghi di altri video precedenti dell’artista, come la casa di famiglia a Papendrecht in Olanda, la sua casa in Finlandia e il centro medico di Berlino dove è rimasto per mesi dopo l’incidente iniziando da subito a filmare la riabilitazione.
Il film è pervaso da un senso di malinconia anche se non mancano momenti di umorismo, ed è capace di scavare nelle profondità dell’esistenza umana trasmettendo il sentimento su come la vita possa essere fragile e, talvolta, assurda.
Guido van der Werve (1977, Papendrecht, Paesi Bassi, vive e lavora tra Amsterdam, Berlino e Hassi) si è formato alla Gerrit Rietveld Academie di Amsterdam e nel 2006 è stato residente alla Rijksakademie van Beeldende Kunsten di Amsterdam. Nel 2008 ha partecipato all’International Studio and Curatorial Program di New York e nel 2011 è stato in residenza alla Kunstlerhaus Bethanien di Berlino.
Tra le mostre personali recenti: GRIMM Gallery, Amsterdam (2023); Eye Filmmuseum, Amsterdam (2022); SongEun Art Space, Seoul (2020); CONDO São Paulo (2019); FuturDome, Milano (2018).
Le sue opere hanno fatto parte di mostre collettive presso istituzioni quali Kunsthaus Zurich (2020), CCK Buenos Aires (2017), Kunsthaus Graz (2015), MAXXI Roma (2014), Fondazione Prada (2014), MoMA New York (2013), GAMeC, Bergamo (2013).
Ha partecipato a biennali e manifestazioni internazionali quali Performa 13 (2013) e Performa 11 (2011), Moscow Biennial (2011), Biennale di Venezia (2010), Istanbul Biennial (2015), Manifesta 07 (2008).
Le sue opere sono presenti nelle collezioni di istituzioni internazionali quali: Fondazione Giuliani, Roma; Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino; Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, DC; Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam; MoMA, New York; M Woods Museum, Beijing; Stedelijk Museum Amsterdam; Van Abbemuseum, Eindhoven (NL).
Tra le mostre personali recenti: GRIMM Gallery, Amsterdam (2023); Eye Filmmuseum, Amsterdam (2022); SongEun Art Space, Seoul (2020); CONDO São Paulo (2019); FuturDome, Milano (2018).
Le sue opere hanno fatto parte di mostre collettive presso istituzioni quali Kunsthaus Zurich (2020), CCK Buenos Aires (2017), Kunsthaus Graz (2015), MAXXI Roma (2014), Fondazione Prada (2014), MoMA New York (2013), GAMeC, Bergamo (2013).
Ha partecipato a biennali e manifestazioni internazionali quali Performa 13 (2013) e Performa 11 (2011), Moscow Biennial (2011), Biennale di Venezia (2010), Istanbul Biennial (2015), Manifesta 07 (2008).
Le sue opere sono presenti nelle collezioni di istituzioni internazionali quali: Fondazione Giuliani, Roma; Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino; Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, DC; Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam; MoMA, New York; M Woods Museum, Beijing; Stedelijk Museum Amsterdam; Van Abbemuseum, Eindhoven (NL).
Filmografia selezionata
2022 Nummer Achttien; 2015 Number zeventien, killing time attempt 1from the deepest ocean to the highest mountain; 2015 Nummer zestien, the present moment; 2013 Nummer vijftien, at war with oneself; 2012 Nummer veertien, home; 2011 Nummer dertien, emotional poverty in three effugium; 2009 Nummer Twaalf; 2009 Nummer elf, chess Piano concert in three movements; 2003-2007 Nummer tien, works; 2007 Nummer negen, the day I didn’t turn with the world; 2007 Nummer acht, everything is going to be alright; 2006 Nummer zeven, the clouds are more beautiful from above; 2006 Nummer zes, Steinway grand piano, wake me up to go to sleep and all the color of the rainbow; 2005 Nummer vier, I don’t want to get involved in this. I don’t want to be part of this. Talk me out of it; 2004 Nummer drie, take step fall; 2003 Nummer twee, just because I’m standing here doesn’t mean I want to.
2022 Nummer Achttien; 2015 Number zeventien, killing time attempt 1from the deepest ocean to the highest mountain; 2015 Nummer zestien, the present moment; 2013 Nummer vijftien, at war with oneself; 2012 Nummer veertien, home; 2011 Nummer dertien, emotional poverty in three effugium; 2009 Nummer Twaalf; 2009 Nummer elf, chess Piano concert in three movements; 2003-2007 Nummer tien, works; 2007 Nummer negen, the day I didn’t turn with the world; 2007 Nummer acht, everything is going to be alright; 2006 Nummer zeven, the clouds are more beautiful from above; 2006 Nummer zes, Steinway grand piano, wake me up to go to sleep and all the color of the rainbow; 2005 Nummer vier, I don’t want to get involved in this. I don’t want to be part of this. Talk me out of it; 2004 Nummer drie, take step fall; 2003 Nummer twee, just because I’m standing here doesn’t mean I want to.