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Monument of arrival and return

di Basir Mahmood
2016, 10′
Presentato allo Schermo dell’arte 2017 in occasione della mostra Directing the Real: Artists’ Film and Video in the 2010s Il film è parte di VISIO – European Programme on Artists’ Moving Images – VI edizione
COURTESY: l’artista
L’artista ha lavorato con i Kullis della stazione ferroviaria di Lahore, che ha visto e osservato mentre cresceva nella stessa città. I Kullis erano portabagagli e facchini in Inghilterra e giunsero a Lahore quando gli Inglesi introdussero nell’Ottocento le ferrovie nel subcontinente indiano. L’artista vede i Kullis come persone che si muovono ma non si spostano. Per realizzare l’opera, l’artista si è limitato a mandare le istruzioni, e tutto è stato fatto in sua assenza lasciando ai partecipanti l’opportunità di creare e essere testimoni della creazione stessa. All’inizio dell’opera i partecipanti formano un gruppo e prendono gli effetti personali dell’artista per portarglieli, coprendo una distanza che equivale a quella che li separa da lui.
Ha studiato a Lahore presso la Beaconhouse National University e nel 2011 ha ricevuto una borsa di studio dall’Akademie Schloss Solitude di Stoccarda. Utilizzando video, film e fotografia, intreccia diverse fila di pensieri, risultati e intuizioni all’interno di sequenze poetiche e diverse forme di narrazione. I suoi lavori sono stati esposti presso The Garden of Eden, Palais de Tokyo, Parigi, 2012; III Moscow International Biennale for Young Art, Russia, 2012; Sharjah Biennial 11, 2013; Time of others, Museum of Contemporary Art Tokyo, 2015; Yinchuan Biennial, 2016, Cina; Syntax and Society all’Abraaj Group Art Prize 2016, Dubai; Contour Biennale 8, Mechelen 2017 and Tableaux Vivants, Foundation Etrillard, Parigi 2017. Recentemente è stato selezionato per la residenza alla Rijksakademie van beeldende kunsten di Amsterdam (2016-2017) e per un progetto dalla Sharjah Art Foundation.