Originariamente pensata come una installazione a due canali, He Said, We Must Forget utilizza le immagini raccolte nel corso di un intero anno. Due film scorrono in parallelo; si intersecano e si oppongono, uno disfacendo ciò che l’altro porta avanti con una tecnica basata sulla pittura a mano. Mediante frammenti di immagini, Brahim cerca di capire come involontariamente si dimenticano certe cose al fine di andare avanti; come i ricordi, e l’accesso ad essi, finiscono per bloccarsi. Un invito a contemplare i limiti della memoria umana, la sua longevità e il delicato confine tra realtà e immaginazione.