Giampiero D’Angeli realizza un intenso ritratto del fotografo Gabriele Basilico (Milano, 1944-2013). La sua attività, attraverso personali progetti di ricerca e numerosi incarichi istituzionali, pone al centro il dibattito sulla città e sul paesaggio contemporaneo, con un lavoro sia concettuale che estetico. Muovendosi dalla sua Milano alla Francia, da Beirut alla Silicon Valley, dal porto di Genova a Mosca, Basilico racconta se stesso e il proprio lavoro sullo sfondo di questa diversità di scenari. La fotografia emerge come uno strumento che ha la capacità di rappresentare ciò che va oltre quello che vediamo: “guardare di più”, come egli stesso dice. Il paesaggio diviene l’occasione per entrare in contatto con l’energia di un luogo, di cui il fotografo tenta di ricostruire il senso ricomponendone gli infiniti e complessi frammenti.