L’ ultimo film dell’artista americana di origine palestinese Jumana Manna racconta il conflitto tra le autorità israeliane responsabili dei parchi e delle riserve naturali e il popolo palestinese, in particolare donne e anziani, che raccolgono nei campi piante selvatiche commestibili come ‘akkoub (simile a carciofi) e za’atar (timo). Girato sulle alture del Golan, in Galilea e a Gerusalemme, attraverso l’utilizzo della finzione, del documentario e di filmati d’archivio, Foragers mostra scene di inseguimenti tra i raccoglitori e le pattuglie israeliane, momenti di difesa nelle aule del tribunale e momenti in cucina. Con un velo di ironia Jumana Manna racconta come queste leggi costituiscano per i palestinesi un’ulteriore forma di alienazione dalla loro terra, parla della resilienza del suo popolo nel difendere le proprie tradizioni in opposizione all’atteggiamento dei rappresentanti dello stato israeliano che insistono sulla loro competenza scientifica e sul dovere di proteggere la natura. Partendo dal semplice gesto di raccogliere piante selvatiche, il film solleva importanti interrogativi di tipo politico sull’assurdità per il popolo palestinese di vivere sotto l’occupazione israeliana.