L’ultimo film del regista haitiano Raoul Peck, candidato all’oscar per il suo documentario sullo scrittore James Baldwin I Am Not Your Negro (2016), racconta la vita e l’opera del fotografo sudafricano Ernest Cole (1940 – 1990) che fu il primo artista a denunciare con coraggio gli orrori dell’apartheid. Il suo libro House of Bondage, pubblicato nel 1967 a soli 27 anni, lo costrinse all’esilio a New York e in Europa per il resto della sua vita che fu segnata dalla depressione e da un senso di appartenenza negato, tanto che fu per lui impossibile riuscire a ritrovare un equilibrio.
A partire dal ritrovamento avvenuto nel 2017 di 60.000 negativi nel caveau di una banca svedese, il film racconta la vita di Cole indagando le sfide che ha affrontato, sia come artista che come uomo nero in un mondo profondamente razzista. Le sue fotografie catturano con intensità la brutalità della segregazione razziale in Sudafrica e negli Stati Uniti, rivelando parallelismi inquietanti tra l’apartheid e le leggi di Jim Crow nel sud degli USA. Attraverso le sue stesse parole, interpretate dall’attore e rapper LaKeith Stanfield, e le immagini in bianco e nero di Cole, Peck tesse una storia universale di resistenza, dignità e lotta per i diritti umani.
The True America, il libro con le fotografie di Cole a lungo nascoste, è uscito in questo 2024, mentre il film ha vinto l’Œil d’or per il miglior documentario al Festival di Cannes.