Il film racconta di un laboratorio artistico nella città di Dafen, nella regione di Shenzhe, nel sud della Cina, dove giovani di estrazione proletaria si guadagnano da vivere producendo copie di quadri di Van Gogh, che vengono vendute in tutto il mondo. II proprietario, Xiaoyong Zhao, ha il sogno di visitare il Museo Van Gogh ad Amsterdam per vedere dal vero i quadri dell’amato maestro. “China’s Van Goghs” è un film sulle aspirazioni artistiche di un uomo semplice la cui vita è completamente assorbita dal fare commercio di tele i cui soggetti stereotipati vengono ripetuti all’infinito ma che al contatto diretto con l’arte del lontano maestro, riesce a comprendere il valore della propria libera creatività. Sullo sfondo, le contraddizioni e i contrasti di un paese in veloce sviluppo e di cui troppo poco ancora sappiamo, dove gli operai lavorano dall’alba al tramonto, i tassisti tengono santini di Mao sul cruscotto e aspiranti giovani pittori vivono il mito globalizzato di un celebre artista occidentale. Momento rivelatore di questo vivido documentario è la scena della visione da parte di Zhao e dei suoi operai del celebre film di Vincente Minnelli, Brama di vivere, dove un tormentato Kirk Douglas interpreta il maestro olandese.