Una donna giace sveglia in mezzo alla notte. Mentre si gira nel suo letto una fiamma le passa attraverso, senza bruciarla. Fuori dalla sua abitazione è allestito un set con fondali per teatro rappresentanti due diversi paesaggi che si alternano l’uno con l’altro. La fiamma si propaga e i pannelli continuano a cambiare, mentre il colore blu, associato ad un sogno pacifico, appare sporadicamente ricordandoci che siamo nel mezzo della notte, in quello stato intermedio tra il sogno e la realtà.
In questo cortometraggiogirato nell’arco di 12 notti nel cuore della foresta tailandese, l’artista e regista condensa i temi alla base del suo cinema e delle sue installazioni simulando uno scenario in cui i paesaggi dipinti rappresentano la possibilità di cambiare volontariamente ciò che vediamo quando ci troviamo tra il sonno e la veglia, e di restare volontariamente in quel limbo.
Blue è stato realizzato nell’ambito del progetto dell’Opéra de Paris.