Come può la finzione agire direttamente sulla realtà? Questa domanda è alla base dell’ultimo film dell’artista colombiano Iván Argote. Di fronte al Musée de l’Armée di Parigi si staglia il monumento al comandante Joseph Gallieni, noto per essere stato autore di massacri nelle colonie francesi dell’Africa, dell’Asia e dei Caraibi, e per le sue teorie raccolte nel libro Les Politiques des Races, una sorta di guida su come dominare le comunità locali negli insediamenti. Il piedistallo raffigura quattro donne seminude di quattro differenti etnie che rappresentano i continenti da lui dominati. Grazie a un’imponente gru, ad alcune comparse che indossano delle divise da operai, Argote e i suoi assistenti hanno messo in scena tutti i preparativi necessari per la rimozione della statua. Di fatto però, nel video, la rimozione è stata simulata da un’animazione 3D che mostra la statua sollevata dal suo piedistallo vuoto. Con la collaborazione della storica Françoise Vergès e del giornalista Pablo Pillaud-Vivien, il video con la finta rimozione è stato pubblicato il 20 aprile 2021 sul sito della rivista “Regards” diventano in breve tempo virale e contribuendo all’accesso dibattito nel mondo dell’arte sulla necessità di ripensare il senso dei monumenti celebrativi.