Eoghan Ryan (1987, Irlanda. Vive e lavora ad Amsterdam) utilizza le immagini in movimento, l’installazione, la performance, la scultura e il collage, come set o episodi, per affrontare la disintegrazione del linguaggio. La sua ricerca nasce dalla necessità di convivere, immedesimarsi e sovvertire il canone occidentale e riformularlo per un immediato impegno sociale. I suoi video si inseriscono nel divario tra spazio pubblico e trauma privato. Le sue opere sono state esposte presso la Fondazione Pernot Ricard, Parigi; Kunstverein Freiburg; l’Irish Museum of Modern Art, Dublino; South London Gallery; Rowing, Londra; 427, Riga; Spike, Berlino; Serralves Museum, Porto; IFI, Dublino; Outpost, Norwich; Kem, Varsavia; Cubitt, Londra; Kim? Contemporary, Riga; Plastik Moving Image Festival, Dublin; CAC, Vilnius; Catalyst Arts, Belfast; BDP, Berlin; New Shelter Plan, Copenhagen; EEFF, London; FACT, Liverpool. Ryan ha recentemente concluso la residenza alla Rijksakademie van Beeldende Kunsten.