L’eccentrica e altezzosa principessa Marie Bonaparte (1882-1962), pronipote di Napoleone, fu scrittrice, psicoanalista e pioniera della libertà sessuale. Nel 1905 Sigmund Freud, di cui Marie fu allieva e del quale tradusse in francese l’opera, asseriva che l’orgasmo femminile derivasse dall’atto di penetrazione. Marie, invece, per niente persuasa da tali affermazioni e delusa dalla propria esperienza personale, teorizzò che esso fosse dovuto alla distanza che intercorre tra clitoride e vagina. Fermamente convinta della sua teoria, la principessa decise di sottoporsi a due operazioni chirurgiche al fine di raggiungere la propria soddisfazione. La vicenda è narrata e custodita nella storia dell’esecuzione dell’opera Principess X (1916) di Costantin Brâncuși. Il noto scultore dopo aver dedicato cinque anni al ritratto della committente Marie, distrusse l’opera Woman Looking in a Mirror (1909), trasformandola in una testa ovoidale leggermente inclinata e dal collo lungo che termina in un busto pieno, dall’ambiguo significato: una sinuosa forma fallica in bronzo specchiante. Ma tale trasformazione fu dovuta ad una sottile ironia dello scultore o ad una incomprensione tra la Principessa e il suo esecutore? Provocante e urticante il film di Gabriel Abrantes, voice-over della narrazione, dialoga ironizzando sulla storia di Princess X attenendosi fedelmente a fatti realmente accaduti.