45th Parallel dell’artista giordano Lawrence Abu Hamdan è ambientato all’interno dell’Haskell Free Library and Opera House, edificio in stile vittoriano unico nel suo genere situato sul confine tra il Canada e gli Stati Uniti, tra Rock Island in Quebec e Derby Line in Vermont. Costruito nel 1904 come simbolo di unità tra i due Stati, è uno dei pochi teatri transfrontalieri al mondo. Chiunque può entrare senza controllo e solo una linea nera sul pavimento segna di fatto il confine internazionale. Il film è un monologo in quattro atti interpretato dall’acclamato regista danese-palestinese Mahdi Fleifel che, come accade spesso nelle opere di Hamdan, prende spunto da una vicenda giudiziaria, quella del caso Hernández v. Mesa in cui, nel 2010, il quindicenne Sergio Adrián Hernández Güereca, disarmato, è stato colpito a morte, oltre il confine con il Messico, da un ufficiale della pattuglia di frontiera degli Stati Uniti. Ogni atto del monologo è scandito da un cambio scenografico del fondale dipinto sul palcoscenico dell’Opera House. Il primo sfondo è il Canal Grande di Venezia, il secondo un canale sotterraneo di cemento a El Paso–Juárez, luogo della sparatoria di Hernández, e il terzo è una veduta aerea di Damasco. Ogni immagine ci proietta in differenti luoghi geografici seguendo il racconto narrato da Fleifel che percorre eventi differenti. 45th Parallel è una riflessione su come i confini non siano solo linee ma spazi stratificati e ci ricorda come la libera circolazione e la libertà di pensiero siano costantemente minacciate.