Yuyan Wang, My views on the Darkness, 2023. Video stills. Courtesy the artist, Lo schermo dell’arte, and FRAC Bretagne

Le prime anticipazioni sul programma

Il Focus su Guido van der Werve, l’omaggio a Diego Marcon e il finale con Inside di Vasilis Katsoupis con Willem Dafoe.

Tra gli altri protagonisti: Basma Alsharif, Wang Bing, John Menick, Rabih Mroué, Deimantas Narkevičius, Amie Siegel e Fiona Tan.

Tra i documentari: l’architettura radicale di Fabrizio Fiumi e dei 9999 in un evento speciale, la vita di Nam June Paik, l’arte di Robert Irwin e Ragnar Kjartansson, le opere di Katharina Grosse e Giulia Cenci e le sfide dello Stedelijk di Amsterdam.

La montagna magica di Micol Roubini in una video-installazione a Palazzo Strozzi, Strozzina.

L’anteprima mondiale delle nuove opere di Simon Liu, Gerard Ortín Castellví, Maryam Tafakory e Yuyan Wang prodotte grazie al VISIO Production Fund.

La sedicesima edizione dello Schermo dell’arte si svolgerà dal 15 al 19 novembre 2023: il Festival di cinema e arte contemporanea diretto da Silvia Lucchesi torna a Firenze per offrire al pubblico una selezione della più recente produzione internazionale di film d’artista e di documentari sull’arte contemporanea.

Il Cinema La Compagnia di Firenze sarà come ogni anno il centro del Festival, non solo sede del suo intenso programma di oltre 30 proiezioni, tra cui anteprime mondiali e italiane alla presenza degli autori, ma anche luogo di incontro con artisti, curatori e ospiti internazionali.

Anche questa edizione si espanderà online, con una programmazione in streaming su Più Compagnia, in collaborazione con Mymovies.it (fino al 26 novembre 2023). 

Il Focus è dedicato alla ventennale carriera del regista e artista olandese Guido van der Werve (1977), personalità eccezionale nel panorama dell’arte – oltre che compositore, giocatore di scacchi, maratoneta e praticante di sport estremi – che usa il video e la performance per confrontarsi con la vita e i suoi limiti, in una continua sfida con sé stesso e ricerca di identità.

L’opening night del Festival presenterà la prima italiana di Nummer Achttien –The Breath of Life (2023), primo lungometraggio di Guido van der Werve (1977) per il grande schermo, una “autofiction” che racconta lo straordinario percorso di riabilitazione dell’artista e regista olandese a seguito di un grave incidente, e il suo ritorno alla vita.

Una rassegna di altre opere di van der Werve darà vita al Focus che il Festival dedica alla ventennale carriera dell’artista e al suo utilizzo innovativo e sperimentale del linguaggio cinematografico: Nummer twee, just because I’m standing here doesn’t mean I want to. (2003); Nummer zes, Steinway grand piano, wake me up to go to sleep and all the color of the rainbow. (2006); Nummer acht, everything is going to be alright (2007); Nummer veertien, home (2012).

Il Focus include anche anche dei Q&A con l’autore e una sua lecture. 

Torna anche VISIO-European Programme on Artists’ Moving Images, il progetto a cura di Leonardo Bigazzi dedicato ad artisti under 35 che utilizzano le immagini in movimento. La XII edizione conferma il sostegno alla produzione di nuove opere di giovani artisti tramite il VISIO Production Fund, un fondo di produzione del valore di 30.000 euro finanziato in partnership con Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci (Prato), Fondazione In Between Art Film (Roma) e FRAC Bretagne (Rennes).

Saranno parte del programma di questa edizione del Festival le prime mondiali delle opere realizzate grazie supporto del VISIO Production Fund 2022.

Il Festival sarà infatti anche l’occasione per presentare al pubblico le nuove produzioni dello Schermo dell’arte promosse nel suo crescente impegno su questo fronte. 

Inaugurerà il 14 novembre (fino al 19 novembre) negli spazi della Strozzina a Palazzo Strozzi, l’installazione multicanale La montagna magica di Micol Roubini, progetto promosso dallo Schermo dell’arte, realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (XI edizione, 2022). L’opera video-installativa, a cura di Gabi Scardi e destinata alla collezione del MAN di Nuoro, indaga l’ecosistema della più grande cava d’amianto d’Europa a Balangero (TO). Prima di arrivare a Firenze sarà presentata nella mostra The Recent a cura di Tessa Giblin alla Talbot Rice Gallery di Edimburgo.

LINE UP

Bloodlines
di Amie Siegel, 2023 
Un sottile ritratto sociale che, partendo dalle opere del ritrattista britannico George Stubbs (1724-1806), si muove silenziosamente negli interni delle aristocratiche dimore in cui queste sono custodite, tra oggetti preziosi e animali domestici, mostrando il legame tra il loro possesso e il mantenimento di posizioni di privilegio e potere.

Bliss Point 
di Gerard Ortín Castellví, 2023
Opera realizzata grazie al supporto del VISIO Production Fund 2022
Co-prodotta con Fondazione In Between Art Film
Una rappresentazione dei nuovi regimi e delle infrastrutture della distribuzione del cibo, terzo tassello di una trilogia che trasforma il consumo alimentare in immagini in movimento.

Canyon
di Heinz Schwerfel, 2023
Racconto della realizzazione dell’opera permanente di Katharina Grosse (1961) per la Fondation Louis Vuitton di Parigi, un monumentale lavoro tra pittura e scultura che interagisce con l’architettura dello spazio progettato da Frank Gehry.

Capital
di Basma Alsharif, 2023
Satira sul colossale progetto di una “nuova capitale egiziana” pianificata fin dagli anni ’70 che si sviluppa tramite una esplicita citazione dei “telefoni bianchi”, precursori del cinema di propaganda mussoliniana.

Dead Dance 
di Domenico Palma, 2023
Storia dell’intero processo della grande installazione realizzata da Giulia Cenci (1988) in occasione della Biennale di Venezia del 2022, lungo un percorso che si estendeva per centocinquanta metri negli spazi aperti dell’Arsenale.

Dearest Fiona 
di Fiona Tan, 2023
Film che connette diverse storie di vita quotidiana: quelle dei Paesi Bassi di inizio Novecento, in rare immagini dell’epoca, e quelle del padre dell’artista, nelle parole delle lettere che le spediva dall’Australia durante i suoi studi ad Amsterdam.

Diego Marcon 
Omaggio all’artista in occasione della personale Glassa al Centro Pecci (dal 30 settembre 2023). Sarà presentata una speciale selezione di sue opere: Untitled (All Pigs Must Die) (2015); ToonsTunes (Four Pathetic Movements) (2016); Monelle (2017); Il malatino (2017) e Ludwig (2018).

Inside
di Vasilis Katsoupis, 2023
La closing night del Festival sarà l’anteprima italiana di questo film dalle note psicologiche e dalle atmosfere di suspense che vede Willem Dafoe nei panni di un ladro d’arte che, durante un tentato furto, rimane intrappolato in un lussuoso attico newyorkese. La casa diventa una gabbia dorata, dove l’unica interazione possibile è quella con le opere di grande valore che la popolano. L’unicità di questa collezione d’arte, che acquista un ruolo fondamentale nella storia, è che stata concepita come una vera e propria mostra virtuale all’interno del film, con la curatela di Leonardo Bigazzi e con le opere di artisti internazionali, tra cui Maurizio Cattelan, Francesco Clemente, Petrit Halilaj David Horvitz, Adrian Paci, Janis Rafa, Amalia Pica, Joanna Piotrowska, Egon Schiele, MASBEDO, Alvaro Urbano.

Man in Black
di Wang Bing, 2023 
Xilin, uno dei più importanti musicisti cinesi classici contemporanei, è protagonista di questo film: l’immagine del suo corpo nudo segnato dal tempo si fonde con le parole, nei ricordi di un percorso artistico e insieme di dissidenza rispetto alle vicende politiche del suo paese.

Message from Mars 
di John Menick, 2023 
Film essay realizzato con tecniche di animazione 3D e 2D, filmati d’archivio e documenti storici che riflette sul desiderio dell’umanità di colonizzare il pianeta Marte.

My Views on the Darkness 
di Yuyan Wang, 2023
Opera realizzata grazie al supporto del VISIO Production Fund 2022
Prodotta da Petit Chaos, co-prodotta con FRAC Bretagne
Indaga il rapporto tra uomo e tecnologia in una visione fantastica dell’umanità, che immagina il legame tra le sue origini, radicate nella storia dell’universo, e le sue attuali estensioni digitali.

Nam June Paik: Moon Is the Oldest TV 
di Amanda Kim, 2023 
Documentario dedicato alla figura dell’artista Nam June Paik, assoluto precursore del rapporto tra arte, tecnologia e schermo, seguendo le tappe della sua vita, dalla Corea, all’incontro con John Cage e il movimento Fluxus, fino agli Stati Uniti.

Radical Landscapes 
di Elettra Fiumi, 2022
Realizzato dalla figlia di Fabrizio Fiumi, tra i fondatori del Gruppo 9999, è un’occasione per rivivere i fermenti del movimento fiorentino di architettura radicale.

Ragnar Kjartansson: I’m Not An Authentic Human Being 
di Louisiana Channel, 2023
La troupe del Louisiana Channel intervista l’artista islandese nel suo studio di Reykjavík, ripercorrendo la sua carriera dai primi video ai grandi progetti internazionali.

Robert Irwin: A Desert Of Pure Feeling 
di Jennifer Lane, 2022
L’artista californiano Robert Irwin (1928) racconta le sue installazioni effimere di luce e spazio, fino al suo ultimo progetto per il paesaggio desertico di Marfa in Texas. 

Single File
di Simon Liu, 2023
Opera realizzata grazie al supporto del VISIO Production Fund 2022
Co-prodotta con Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci
Un’analisi dei cambiamenti di Hong Kong attraverso i danni cognitivi e culturali provocati dalla disinformazione e dalla censura dilaganti attraverso gli smartphone, immaginando nuovi lessici e sperimentazioni formali.

The Pixelated Revolution
di Rabih Mroué, 2012
Una non-academic lecture frutto di una ricerca che raccoglie le immagini dei manifestanti siriani trovate nel web per mostrare nuove forme di controllo politico nell’epoca degli smartphone. 

Twittering Soul 
di Deimantas Narkevičius, 2023 
Lungometraggio in 3D che mette in scena una storia del folklore della Lituania, paese dell’artista, una favola incantata in cui uomo e natura vivono in profonda connessione, e in cui la comunicazione si fonda su espressioni arcaiche piene di simbolismo. 

Untitled 
di Maryam Tafakory, 2023
Opera realizzata grazie al supporto del VISIO Production Fund 2022
Co-prodotta con Seven Gravity Collection
Una nuova tappa della ricerca dell’artista sulla rappresentazione delle donne e la censura del loro corpo nel cinema post rivoluzionario iraniano, il cui primo capitolo, Mast-del, è stato presentato in anteprima alla 55a Quinzaine des Réalisateurs di Cannes.

White Balls on Walls
di Sarah Vos, 2022
Film che affronta questioni di grande attualità nel mondo dell’arte, quali la rappresentazione razziale, etnica e di genere all’interno del contesto museale, seguendo il lavoro del direttore dello Stedelijk di Amsterdam e del suo team.