GLITCH. Interferenze tra arte e cinema

11 ottobre 2014 – 6 gennaio 2015
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
Via Palestro 14, Milano

GLITCH. Interferenze tra arte e cinema, a cura di Davide Giannella, è la più ampia panoramica dedicata finora in Italia ad uno dei temi centrali dell’arte contemporanea e riunisce opere di artisti italiani delle ultime generazioni, volte a esplorare le relazioni di linguaggio e contesto tra due diversi mondi: l’arte e il cinema.

In mostra viene presentato il film vincitore del Premio Lo schermo dell’arte 2012
Mastequoia Op. 09 – 013 di Carlo Gabriele Tribbioli, Giacomo Sponzilli e Gabriele Silli

pacmilano.it

 

I ♥ COLLECTIONS
storie di collezionisti

In occasione di Artissima2013 la Pinacoteca Agnelli presenta la rassegna I ♥ Collections, tre film sul collezionismo provenienti dall’archivio dello Schermo dell’arte Film Festival.

INFORMAZIONI

8-9-10 Novembre 2013
Sala di consultazione
Pinacoteca Agnelli

Pinacoteca Agnelli
Via Nizza 230/103,Torino
www.pinacoteca-agnelli.it
segreteria@pinacoteca-agnelli.it
T. 011 00 62 008 / 011 00 62 713

Tutti i film sono sottotitolati in italiano.
Ingresso libero fino esaurimento posti.

Programma

Venerdi 8 novembre ore 16:30

Herb & Dorothy
di Megumi Sasaki, Stati Uniti 2009, 87′

 Sabato 9 novembre ore 16:30

The Art of the Steal
di Don Argott, Stati Uniti 2009, 101′

 Domenica 10 novembre ore 16:30

The Desert of Forbidden Art
di Amanda Pope e Tchavdar Georgiev, Federazione Russa, Stati Uniti, Uzbekistan 2010, 80′

I maestri della fotografia sul grande schermo

Rassegna di documentari dedicati a grandi fotografi della scena nazionale e internazionale organizzata dalla Fondazione Fotografia di Modena in collaborazione con Lo schermo dell’arte Film Festival. 

INFORMAZIONI

5 ottobre – 21 dicembre 2014
Foro Boario
Via Bono da Nonantola, 2
Modena

Fondazione Fotografia Modena

allestimenti@fondazionefotografia.org
fondazionefotografia.org

Tutti i film sono sottotitolati in italiano

Programma

 Domenica 5 ottobre ore 17.00

Viaggio in Italia. I fotografi vent’anni dopo
di Maurizio Magri, Italia, 2004, 60’

Domenica 26 ottobre ore 17.00

Andreas Gursky: Long Shot Close Up
di Jan Schmidt-Garre, Germania, 2009, 60’

Domenica 16 novembre ore 17.00

How to Make a Book with Steidl
di Jorg Adolph, Germania, 2010, 86’

Domenica 30 novembre ore 17.00

The Woodmans
di Scott Willis, Stati Uniti, 2010, 82’

Domenica 21 dicembre ore 17.00

Thomas Ruff
di Ralph Goertz, Germania, 2011, 50’

Internet Festival 2014: Yes Men Fix the World

10 ottobre 2014 ore 20.30
Cineclub Arsenale
vicolo Scaramucci 4, Pisa

Nell’ambito della IV edizione dell’Internet Festival che sì terrà a Pisa dal 9 al 12 ottobre, Lo schermo dell’arte Film Festival presenta il film

Yes Men Fix the World di Andy Bichlbaum, Mike Bonanno e Kurt Engfehr, Francia, 2009, 87’
Vincitore del premio del pubblico nella sezione Panorama del Festival di Berlino, The Yes Men Fix the World è un documentario che segue le azioni della coppia dell’arte contemporanea The Yes Men. Coniugando attivismo politico e performance art, Andy Bichlbaum e Mike Bonanno, fingendosi impiegati di importanti multinazionali e utilizzando come armi d’attacco le nuove tecnologie e i contatti della Rete si infiltrano nei luoghi del potere e nei centri vitali del capitalismo per denunciare il sistema delle lobby e della corruzione imperante nel mondo di oggi.

In lingua originale con sottotitoli in italiano

Ingresso libero

Iniziativa promossa nell’ambito della prima edizione della Settimana della Cultura in Toscana, iniziativa promossa da Regione Toscana e Toscana Promozione.

internetfestival.it
turismo.intoscana.it/it/coolt

Island of the Hungry Ghosts al Cinema La Compagnia

Lo schermo dell’arte Film Festival presenta [button link=”https://www.schermodellarte.org/scheda_film.php?id=286&nochiudi=1?iframe=true&width=800&height=600″ size=”small” target=”_blank” style=”light” lightbox=”true” ]Island of the Hungry Ghosts[/button] di Gabrielle Brady al Cinema La Compagnia, Firenze.

Il film, sviluppato nel 2015 nell’ambito del progetto Feature Expanded, ha vinto il premio come miglior documentario in 7 festival internazionali tra cui il Tribeca Film Festival nel 2018, e come miglior film al Mumbai International Film Festival 2018.

Island of the Hungry Ghosts è ambientato a Christmas Island, piccola isola australiana situata nel mezzo dell’Oceano Indiano, ogni anno 50 milioni di granchi rossi si muovono dal cuore della giungla per raggiungere il mare. Sulla stessa isola centinaia di migranti in cerca di asilo vengono detenuti per un tempo indeterminato in strutture di massima sicurezza. La regista osserva da vicino la tragedia di persone profondamente sofferenti, sottomesse e rese impotenti dalle autorità, separate con la forza dai loro cari.

Guarda l’intervista realizzata durante l’XI edizione dello Schermo dell’arte a Gabrielle Brady.

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[tab title=”INFORMAZIONI”]Firenze, 11-17 aprile 2019
Island of the Hungry Ghosts
di Gabrielle Brady, Germania, Regno Unito, Australia, 2018, 94’
vo: inglese, francese, farsi, mandarino, hokkien, cantonese; st: inglese, italiano
Cinema La Compagnia
Via Cavour 50R
cinemalacompagnia.it
Versione in lingua originale con sottotitoli in italiano
Ingresso 6€ intero | 5€ ridotto

[/tab]
[tab title=”ORARI PROIEZIONI”]
Giovedì 11 aprile, ore 21.00
Venerdì 12 aprile, ore 19.00
Sabato 13 aprile, ore 21.00
Domenica 14 aprile, ore 19.00
Martedì 16 aprile, ore 19.00
Giovedì 18 aprile, ore 17.00

[/tab]
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L’arte nutre l’anima
Cinema d’artista in tempi di crisi
12 marzo – 3 aprile 2020

Lo schermo dell’arte reagisce alla gravità della situazione, allo spaesamento generale e all’annullamento delle manifestazioni culturali nel nostro paese, con una proposta attiva di condivisione pubblica: lo streaming gratuito di film d’artista del suo archivio grazie alla partnership con MYmovies e alla generosa concessione delle opere da parte degli autori.

L’arte è sempre frutto di urgenza. Un’urgenza intima espressiva che dà risposte creative in forma di opera alle sollecitazioni del tempo. Attraverso gli strumenti che le sono propri, l’arte genera riflessione e socialità diventando di proprietà collettiva. Oggi tale dimensione ampia e aperta è annullata, sostituita da un nuovo tipo di emergenza collettiva dalle conseguenze sociali potenzialmente devastanti. È a questo che vogliamo reagire.

Se tanti musei, fondazioni, mostre e teatri chiudono, se molte iniziative vengono rimandate è necessario dare un segnale forte e portare l’arte nella vita quotidiana delle persone affinché la cultura continui a nutrire l’anima e lo sguardo.

L’arte sa inventare soluzioni in grado di oltrepassare le difficoltà. Chiamati dallo Schermo dell’arte gli artisti hanno immediatamente aderito mettendo a disposizione i propri film. A loro va la nostra più sincera gratitudine.

FILM IN STREAMING

Tutti i film saranno disponibili dalle ore 21.00 della data dello streaming fino al 3 aprile su MYmovies.it

12 marzo - 3 aprile
Continuity

di Omer Fast, Germania 2016, 85′

Realizzato per dOCUMENTA (13) nel 2012, questo nuovo montaggio di Continuity al quale sono stati aggiunti 30 minuti di girato, narra il ritorno a casa dall’Afghanistan di Daniel, un giovane soldato tedesco. Lo accolgono i genitori, ma le prime ore di unità familiare ritrovata lasciano presto il passo ad un inquietante disorientamento. L’insistere della videocamera su dettagli e sui rituali domestici sprovvisti del consueto carico affettivo apre il sipario su un racconto che dissimula le aspettative, espandendo il contenuto del film dal dramma di un reduce di guerra al deserto esistenziale di una tipica famiglia della middle class tedesca. Fast sperimenta la decostruzione dell’iter narrativo tradizionale inscenando ancora una volta il ripetersi di un loop, sua peculiare cifra stilistica, che priva lo spettatore dei consueti riferimenti ed invita a rinunciare all’idea che nel racconto vi sia un obiettivo da raggiungere.

 

The Show MAS Go On

di Omer Fast, Germania 2016, 85′

Realizzato per dOCUMENTA (13) nel 2012, questo nuovo montaggio di Continuity al quale sono stati aggiunti 30 minuti di girato, narra il ritorno a casa dall’Afghanistan di Daniel, un giovane soldato tedesco. Lo accolgono i genitori, ma le prime ore di unità familiare ritrovata lasciano presto il passo ad un inquietante disorientamento. L’insistere della videocamera su dettagli e sui rituali domestici sprovvisti del consueto carico affettivo apre il sipario su un racconto che dissimula le aspettative, espandendo il contenuto del film dal dramma di un reduce di guerra al deserto esistenziale di una tipica famiglia della middle class tedesca. Fast sperimenta la decostruzione dell’iter narrativo tradizionale inscenando ancora una volta il ripetersi di un loop, sua peculiare cifra stilistica, che priva lo spettatore dei consueti riferimenti ed invita a rinunciare all’idea che nel racconto vi sia un obiettivo da raggiungere.

 

14 marzo - 3 aprile
New Palermo Felicissima

di Alterazioni Video, Italia, 2012, 21′

Vincitore della II edizione del Premio Lo schermo dell’Arte Film Festival 2011
Una soap-opera psichedelica ambientata nel Parco Archeologico dell’Incompiuto Siciliano a Giarre. A causa di un guasto meccanico un ectoplasma extraterrestre decide di effettuare un atterraggio di emergenza su un’isola mediterranea del pianeta Terra. Un pastore del luogo, che ha perso il proprio gregge, diviene testimone del passaggio dell’astronave e in preda ad attacchi di panico euforico corre in paese ad avvertire la TV locale. Nel frattempo nel piccolo villaggio di Giarre la vita scorre tranquilla, tra politica ed esercizio fisico, scappatelle d’amore e litigate in famiglia. L’entità aliena (Marc Augé) decide di incarnarsi in un cane per poter passare inosservato e poter ispezionare il pianeta che lo ospita. Nel frattempo nel paese si e` in procinto di organizzare una grande festa per l’inaugurazione ufficiale del nuovo parco archeologico dell’Incompiuto Siciliano.

Le ceneri di Pasolini

di Alfredo Jaar, Italia 2009, 38′

La vita di Pasolini e la sua tragica fine vengono raccontati dall’artista cileno attraverso un film documentario nel quale si avvicendano brani girati da Jaar, sequenze tratte dai film di Pasolini, materiali d’archivio e interviste. La denuncia di Pasolini della stereotipata omologazione della società dei consumi appare straordinariamente profetica dell’attuale realtà sociale e politica del nostro paese. E il film dell’artista cileno diventa in tal modo una lucida e spietata lettura dell’Italia consumata dal potere della società dello spettacolo.

 

16 marzo - 3 aprile
marxism today (prologue)

di Phil Collins, 2010, 35′

Il film racconta la storia di tre ex insegnanti di filosofia marxista-leninista all’indomani del crollo del muro di Berlino e della riunificazione della Germania. Per realizzare il suo progetto, l’artista ha pubblicato un’inserzione sui giornali, raccogliendo quasi 200 risposte di ex professori e accademici tedeschi e russi tra i quaranta e i settant’anni di età. Selezionate nell’ambito di un ristretto gruppo, tre donne, parlano davanti alla telecamera del loro passato e della loro situazione presente. Accompagnato dalla suggestiva colonna sonora di Nick Powell e di Laetizia Sadier degli Stereolab, il lavoro di Phil Collins ripercorre un pezzo di storia del Novecento da una doppia prospettiva, quella individuale e quella sociale. Un storia nella quale le interviste sono accompagnate da filmati televisivi d’archivio che illustrano l’insegnamento nelle scuole, la divulgazione delle teorie pedagogiche, le performance degli atleti e delle atlete della ex Germania dell’Est.

 

MUM I'M SORRY

di Martina Melilli, Italia 2017, 17′

Il progetto è nato dal dialogo fra l’artista e alcuni migranti sopravvissuti ai lunghi e pericolosi viaggi verso l’Europa, ed è frutto della collaborazione con la dott.ssa Cristina Cattaneo, anatomopatologa e antropologa forense. L’artista mostra vestiti, orologi, documenti e fotografie appartenuti a uomini e donne scomparsi nel tentativo di attraversare il Mar Mediterraneo. Questi oggetti comuni raccontano la vita, le speranze e i sogni di queste persone e rappresentano tracce tangibili della più grande tragedia dei nostri tempi.

18 marzo - 3 aprile
Sudan

di Luca Trevisani, Italia 2016, 15′

Per anni i rinoceronti bianchi sono stati uccisi dai bracconieri per via del loro prezioso corno che si ritiene abbia virtù afrodisiache. Scomparso nel marzo 2018 all’età di 45 anni, Sudan, che deve il nome al suo luogo di nascita, è stato l’ultimo di questi esemplari. Per lungo tempo ha vissuto nello Zoo di Dvůr Králové, nella Repubblica Ceca, perdendo a causa del freddo la possibilità di procreare e proseguire la sua specie, in seguito in una riserva naturale di Nanyuki, in Kenya. Protetto da guardie armate, l’obiettivo lo cattura muoversi lento in uno degli orizzonti più vasti al mondo. Trevisani lo filma in piani ravvicinati mettendo in evidenza la sua pelle ruvida, quasi un’opera d’arte plastica dall’inconsueto fascino scultoreo. La videocamera dipinge i ritratti sfuocati ed appena accennati dei soldati intenti a sorvegliarne, giorno e notte, i movimenti ed incede sul suo corpo, tratteggiando l’immagine di un’opera d’arte morente che sta andando incontro alla sua lenta estinzione.

Per troppo amore: Incompiuto siciliano

di Alterazioni Video, Italia, 2012, 21′

Vincitore della II edizione del Premio Lo schermo dell’Arte Film Festival 2011
Una soap-opera psichedelica ambientata nel Parco Archeologico dell’Incompiuto Siciliano a Giarre. A causa di un guasto meccanico un ectoplasma extraterrestre decide di effettuare un atterraggio di emergenza su un’isola mediterranea del pianeta Terra. Un pastore del luogo, che ha perso il proprio gregge, diviene testimone del passaggio dell’astronave e in preda ad attacchi di panico euforico corre in paese ad avvertire la TV locale. Nel frattempo nel piccolo villaggio di Giarre la vita scorre tranquilla, tra politica ed esercizio fisico, scappatelle d’amore e litigate in famiglia. L’entità aliena (Marc Augé) decide di incarnarsi in un cane per poter passare inosservato e poter ispezionare il pianeta che lo ospita. Nel frattempo nel paese si e` in procinto di organizzare una grande festa per l’inaugurazione ufficiale del nuovo parco archeologico dell’Incompiuto Siciliano.

20 marzo - 3 aprile
The Column

di Adrian Paci, Italia 2013, 26′

Un blocco di marmo estratto da una cava in Cina solca il mare su una nave da trasporto. In questo viaggio, apparentemente senza mèta, il blocco si trasforma in un’elegante colonna classica; ne sono artefici alcuni artigiani cinesi che operano con decisione e maestria escludendo ogni possibilità di errore, mentre la polvere della lavorazione imbianca i loro volti e l’intero ponte dell’imbarcazione.
Il racconto di questo evento, che Paci “ha fatto accadere” a bordo di un’imbarcazione-fabbrica, diventa un’eloquente metafora visiva che attraverso l’arte tocca temi come il lavoro e l’identità culturale, nel contesto delle dinamiche economiche e sociali globali. Nel film “tutto scorre”, infatti, attorno all’elemento architettonico della colonna, che nel suo divenire rappresenta il dialogo tra Oriente e Occidente.

SEL

di Rebecca Digne, Francia 2016, 4′

Girato sulla spiaggia di Le Havre in una sola giornata in coincidenza con l’alba e il sorgere della marea, il film è il risultato di una performance nella quale i 5 attori, artisti che insieme alla Digne,hanno partecipato al programma VISIO 2015, portano sulla battigia dei blocchi di sale usati solitamente in agricoltura per prevenire la carenza di sodio nei ruminanti. La marea si alza e incorpora il sale che appartiene al mare stesso. L’azione performativa viene filmata contemporaneamente da due telecamere fisse: una Super 8, mezzo spesso utilizzato dall’artista, per documentare ciò che avviene, e una telecamera digitale ad alta definizione che riprende l’intera azione mostrando le differenti prospettive che la compongono.

 

20 marzo - 3 aprile
Everybody In the Place: An Incomplete History of Britain 1984-1992

di Jeremy Deller, Regno Unito 2018, 61′

Il mito dell’acid house come genere musicale di nicchia, di dominio esclusivo di una piccola avanguardia di Dj londinesi alla moda, è definitivamente superato e smentito. Con questo film infatti Jeremy Deller spiega, in una lezione tenuta a dei ragazzi di un liceo di Londra, la nascita e lo sviluppo di un genere musicale, una cultura e uno stile di vita che hanno cambiato per sempre il volto della Gran Bretagna e colloca l’acid house al centro delle grandi trasformazioni sociali avvenute nel paese tra gli anni ’80 e i primi ’90. L’artista mostra come la cultura rave sia nata soprattutto dalle periferie depresse delle città industrializzate del paese, e come essa sia debitrice tanto ai movimenti di protesta della working class, così come alla musica elettronica suonata nei club gay di Chicago e alla scoperta dell’ecstasy. Attraverso rari e inediti materiali di archivio, l’artista racconta l’evoluzione della vita notturna inglese di quegli anni che, nel giro di breve tempo, passò dalle discoteche ai rave illegali, quando i ragazzi cominciarono a occupare fabbriche e capannoni abbandonati trasformandoli in enormi piste da ballo. La prima ondata di ravers mise in atto una vera e propria rivoluzione a ritmo di musica, una lotta contro l’establishment che era stata iniziata dalla generazione dei loro padri per tutelare i propri diritti di lavoratori, e che essi continuarono in difesa della libertà di espressione, sognando un mondo nuovo in un secolo post industriale, ballando su ritmi tribali, destando grande scandalo tra i conservatori e scatenando violente reazioni da parte dello stato. Insieme a Deller ci uniamo ad una classe di liceali che scopre queste storie per la prima volta, guardandole dallaprospettiva di una generazione per la quale esse sono già storia antica.
Il film è stato commissionato e prodotto da Frieze e Gucci.

Quantum.

di Flatform, Italia 2015, 8′

Questo breve film, diretto da Flatform, collettivo italiano che lavora tra Milano e Berlino, inquadra un tipico paesaggio italiano arroccato su una montagna e mostrato come una miniatura. Partendo da una ripresa statica, il lavoro si snoda su un doppio filo tra realtà e finzione, dove la ripresa dal vero viene sottoposta ad un complesso lavoro di post-produzione, cifra che caratterizza la poetica visiva del gruppo. L’animazione della scena è affidata a dei fasci luminosi emessi da riflettori che si accendono improvvisamente, isolando e inquadrando porzioni diverse della scena stessa, come in teatro. Ulteriori giochi di luce dalle finestre delle abitazioni contribuiscono a creare un senso di attesa e di spaesamento nello spettatore. I suoni della natura, di una banda cittadina e la celebre aria del Nessun Dorma pucciniano, in versione strumentale, il cui testo è riportato nelle didascalie, fanno da colonna sonora al paesaggio.

Les coups de coeur du Schermo dell’arte

Lo schermo dell’arte presenta una selezione di quattro film d’artista presso il Cinema Dynamo del Centre d’Art Contemporain Genève il giorno 7 marzo 2017 dalle ore 19:00

FILM IN PROGRAMMA

A Brief Story of Princess X

di Gabriel Abrantes
Portogallo, Francia, Regno Unito, 2016, 7′

L’eccentrica e altezzosa principessa Marie Bonaparte (1882-1962), pronipote di Napoleone, fu scrittrice, psicoanalista e pioniera della libertà sessuale. Nel 1905 Sigmund Freud, di cui Marie fu allieva e del quale tradusse in francese l’opera, asseriva che l’orgasmo femminile derivasse dall’atto di penetrazione. Marie, invece, per niente persuasa da tali affermazioni e delusa dalla propria esperienza personale, teorizzò che esso fosse dovuto alla distanza che intercorre tra clitoride e vagina. Fermamente convinta della sua teoria, la principessa decise di sottoporsi a due operazioni chirurgiche al fine di raggiungere la propria soddisfazione. La vicenda è narrata e custodita nella storia dell’esecuzione dell’opera Principess X (1916) di Costantin Brâncuși. Il noto scultore dopo aver dedicato cinque anni al ritratto della committente Marie, distrusse l’opera Woman Looking in a Mirror (1909), trasformandola in una testa ovoidale leggermente inclinata e dal collo lungo che termina in un busto pieno, dall’ambiguo significato: una sinuosa forma fallica in bronzo specchiante. Ma tale trasformazione fu dovuta ad una sottile ironia dello scultore o ad una incomprensione tra la Principessa e il suo esecutore? Provocante e urticante il film di Gabriel Abrantes, voice-over della narrazione, dialoga ironizzando sulla storia di Princess X attenendosi fedelmente a fatti realmente accaduti.

Black Code/Code Noir

di Louis Henderson
Regno Unito, Francia, 2015, 21′

L’immagine di una pagina dei Black Codes, l’insieme delle leggi che a partire dal 1876 portarono alla segregazione razziale nel Sud America, è il punto di partenza su cui Henderson costruisce questa sua meditazione sul razzismo contemporaneo. Da sempre il regista nei suoi lavori indaga i rapporti che vigono tra la società e le nuove forme di colonialismo. Il film mostra in un rapido montaggio le immagini della rivoluzione di Haiti, primo stato americano ad ottenere l’indipendenza della gens de couleur, i protocolli di sicurezza della polizia americana moderna, l’uccisione, senza apparente motivo, di due afroamericani, Michael Brown e Powell Kajieme, assassinati per strada rispettivamente a Ferguson e St. Louis (Missouri) da agenti di polizia nel 2014. Il film si concentra in particolare sull’aspra reazione che si riversò su internet da parte della comunità nera, e su come emerga dalle pagine del web il sentimento di unità delle popolazioni afro-americane. Montando video registrati su smartphone e materiali di archivio, e facendo riferimento ai grandi raduni sulle piazze telematiche del web, il regista fornisce l’accesso ai fatti storici che hanno segnato la vita degli afro-americani, su cui riecheggiano le parole di Malcom X e la rievocazione del pensiero animista dell’indipendenza haitiana.

In Waking Hours

di Sarah Vanagt
Katrien Vanagt, Belgio 2015, 18 ‘

La studiosa Katrien Vanagt compie un esperimento ottico ripreso da un antico trattato di medicina e trasforma la cucina di casa sua a Bruxelles in una camera oscura, alla presenza vigile e gioiosa dei suoi bambini che ne prendono parte. La filmmaker Sarah Vanagt registra le fasi di questa esperienza in cui Katrien, seguendo le istruzioni del libro, adopera l’occhio di una mucca appena deceduta e rimuovendo la membrana del nervo ottico, la utilizza come una lente attraverso la quale guardare gli oggetti del mondo. Il film è un meraviglioso viaggio nelle forme e nei colori della natura che, osservati attraverso la lente, si materializzano al nostro cospetto come le immagini di un quadro. Il medium dell’occhio della mucca diventa in tal modo lo stesso strumento fornito allo spettatore per guardare attraverso la macchina da presa, assottigliando così la distanza tra finzione e reale.

Common Assembly: Deterritorializing the Palestinian Parliament

di DAAR
Palestina 2011, 14′

DAAR (Decolonizing Architecture Art Residency) illustra in questo video una riflessione sull’edificio destinato nel 1996 ad essere sede del Parlamento palestinese (mai utilizzato) nei dintorni di Gerusalemme. La scoperta dell’effettiva ubicazione geografica dell’immobile sulla mappa rappresenta l’inizio di uno studio trasversale del collettivo sugli spazi deputati alla partecipazione politica, che devono essere in grado di comprendere e rappresentare la condizione di extraterritorialità geografica, politica e sociale di una comunità. All’interno dello stesso edificio oggi abbandonato, l’atto della ricostruzione della linea di confine tra i territori geografici israeliani e palestinesi marca un preciso non-luogo. Il conseguente passaggio dallo spazio cartografico a quello reale trova così ripercussione in termini materiali e, più generalmente, identitari della comunità, che diventa metafora di una condizione storica ed esistenziale di sospensione e profonda incertezza: l’apparente sottile linea rossa tracciata sulle carte geografiche si trasforma così in un luogo reale dal forte impatto visivo ed estetico, trasformandosi in vero e proprio concetto spaziale.

Lo schermo dell’arte
per il Centro nazionale di produzione Virgilio Sieni

Lo schermo dell’arte collabora con il Centro nazionale di produzione | Virgilio Sieni, presentando nell’ambito del progetto Tric e Trac | Giocare e Abitare, tre opere sul tema gioco e realtà: What Time is Love? di Anna Franceschini, opera che si interroga sul concetto di «idoneità», mostrando come vengono testati i giocattoli e i prodotti per l’infanzia dalla multinazionale Tuv; Parallel I – IV di Harun Farocki: uno dei suoi ultimi lavori nato come video installazione a 4 canali che riflette sull’influenza che i videogame hanno avuto sul cinema degli ultimi decenni e sulla sua ricezione, indagando la costruzione e le regole delle animazioni computerizzate; e Ball Don’t Lie di Roberto Fassone, video durante il quale vengono poste delle domande sulla vita, sul futuro e sull’universo.

Tric e Trac | Giocare e Abitare (11 settembre 2020 > 10 gennaio 2021) comprende tre cicli di eventi curati e ideati da Virgilio Sieni per gli spazi di PIA, Palazzina Indiano Arte, con l’obiettivo di comporre e ricomporre le tracce del passato e del presente secondo un concetto di gioco, proponendo nuove prospettive per vivere, progettare e abitare la città. Le mostre, presentate sotto forma di dittico tra giocattoli antichi e progetti di recente realizzazione, vogliono stimolare la ricerca di strategie poetiche e artistiche per una nuova lettura della relazione tra corpo e luogo.

Il progetto include performance, residenze, laboratori, incontri e visioni in collaborazione con Secret Florence, Lo schermo dell’arte e il Festival Internazionale di poesia Voci lontante, voci sorelle.

INFORMAZIONI
Pia, Palazzina Indiano Arte
Piazzale dell’Indiano 1, 50144 Firenze
13 settembre, 11 ottobre, 8 novembre 2020

Il Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni si impegna a rispettare le norme vigenti legate al contenimento del contagio da SARS-CoV-2.
Aiutaci anche tu rispettando le disposizioni e le indicazioni date dallo staff.

Scarica il depliant con il programma

 

PROGRAMMA

di Anna Franceschini
Italia, Olanda, Germania, 2017, 11’
Alla presenza dell’artista
Domenica 13 settembre, ore 17:00

di Harun Farocki, Germania, 2014, 45′
Domenica 11 ottobre, ore 17:00

di Roberto Fassone, Italia, 2017, 15′
Alla presenza dell’artista
Domenica 8 novembre, ore 16:00

 

Visio_2014

Lo schermo dell’arte
per Secret Florence
Cascine Edition

13 settembre 2020
Parco delle Cascine, Firenze
dalle 16.00 alle 19.00

SECRET FLORENCE 2020_Cascine Edition è un grande percorso installativo con performance di danza e musicali open air. Lo schermo dell’arte partecipa a questa edizione curando la produzione del video-documentario Secret Florence – Making of che verrà girato da una troupe composta da studenti dei corsi di Multimedia Arts e Art History and Culture di Istituto Marangoni Firenze.
Grazie alla scrittura a più mani di una sceneggiatura originale, il video racconterà la vitalità delle Cascine, un’area di Firenze spesso poco nota a suoi stessi cittadini, parco che ospita comunità di diverse nazionalità e che per l’intera giornata di domenica 13 settembre 2020 sarà animato da performance.

SECRET FLORENCE 2020_Cascine Edition è un progetto realizzato dai partner di Secret Florence: Fabbrica Europa, Lo schermo dell’arte, Musicus Concentus, Tempo Reale e Virgilio Sieni.

Il video Secret Florence – Making Of

Lo schermo dell’arte e Istituto Marangoni Firenze presentano il video SECRET FLORENCE – MAKING OF.

Manuela Cabrales (1996, Bogotá, Colombia), Léa Colombier (1996, Clermont-Ferrand, Francia), Alexandra Konopleva (1998, San Pietroburgo, Russia), Sandy Snajnarova (1993, Bratislava, Slovacchia) sono le quattro studentesse registe di SECRET FLORENCE – MAKING OF.
Dopo aver preso parte a una serie di incontri con i 5 soggetti che compongono la rete di Secret Florence -Fabbrica Europa, Lo schermo dell’arte, Musicus Concentus, Tempo Reale e Virgilio Sieni -, e con i musicisti e danzatori protagonisti dell’evento alle Cascine, le videomaker hanno seguito lezioni teoriche dedicate a casi studio internazionali di storytelling documentari, hanno effettuato numerosi sopralluoghi nel Parco, e fatto le riprese con la strumentazione fornita da Istituto Marangoni Firenze: cavalletti, gimbal, go-pro, videocamere e microfoni.
Le fasi relative alla scrittura, montaggio e postproduzione sono state seguite da tutor di Istituto Marangoni Firenze e supervisionate dal team dello Schermo dell’arte.

Il risultato è un video di 10 minuti che racconta la vitalità delle Cascine, un’area di Firenze spesso poco nota a suoi stessi cittadini. Un Parco che ospita comunità di diverse nazionalità, pic-nic, partite di basket e calcio, corsi di danza, bikers e joggers, e che per un’intera giornata, domenica 13 settembre 2020, è stato animato da performance di professionisti invitati da Secret Florence.

SECRET FLORENCE – MAKING OF restituisce un’idea intergenerazionale e collettiva del fare arte. Il video sarà condiviso sui canali social dello Schermo dell’arte, di Istituto Marangoni Firenze e delle realtà che compongono la rete Secret Florence.

Visio_2014

Lo schermo dell’arte a Palazzo Strozzi

Lo schermo dell’arte e la Fondazione Palazzo Strozzi, nell’ambito dell’ “Estate Fiorentina” 2015 e in occasione della mostra Anche le sculture muoiono (Strozzina, Palazzo Strozzi, fino al 26 luglio) , presentano Les statues meurent aussi di Chris Marker e Alain Resnais e It For Others di Duncan Campbell.
I film saranno introdotti da Lorenzo Benedetti, curatore della mostra della Strozzina, e Silvia Lucchesi, direttrice dello Schermo dell’arte Film Festival.

Les Statues meurent aussi

di Alain Resnais, Chris Marker e Ghislain Cloquet, Francia, 1953, 30’

It For Others

di Duncan Campbell, 2013, 54’

Cortile di Palazzo Strozzi
Piazza Strozzi, Firenze
16 luglio 2015, ore 21.00

info@schermodellarte.org
info@palazzostrozzi.org

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
I film sono sottotitolati in italiano.

Courtesy of Duncan Campbell and LUX, London

Lo schermo dell’arte Film Festival presenta al Cinema La Compagnia, 2017

Lo schermo dell’arte Film Festival, tra gennaio e marzo 2017, presenta al Cinema La Compagnia tre film della IX edizione del festival: Hockney, Don’t Blink Robert Frank, Eva Hesse.
[tabgroup]
[tab title=”INFORMAZIONI”]Firenze, gennaio – marzo 2017
Cinema La Compagnia
Via Cavour 50R
cinemalacompagnia.it
Versione in lingua originale (inglese) con sottotitoli in italiano
Ingresso 6€ intero | 5€ ridotto
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[tab title=”PROGRAMMA”]
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[accordion-item title=”Gennaio 2017″]
[button link=”https://www.schermodellarte.org/scheda_film.php?id=205&nochiudi=1?iframe=true&width=800&height=600″ size=”small” target=”_blank” style=”light” lightbox=”true” color=”white”]Hockney[/button]di Randall Wright, Regno Unito, 2014, 112′
Martedì 24 ore 21.00
Mercoledì 25 17.00
Sabato 28 ore 18.30
Domenica 29 ore 19.00
Lunedì 30 ore 17.00
Martedì 31 ore 21.00
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[accordion-item title=”Febbraio 2017″]
[button link=”https://www.schermodellarte.org/scheda_film.php?id=202&nochiudi=1?iframe=true&width=800&height=600″ size=”small” target=”_blank” style=”light” lightbox=”true” color=”white”]Don’t Blink Robert Frank[/button]di Laura Israel, USA, 2015, 82’
Martedì 7 ore 21.00
Giovedì 9 ore 19.00
Venerdì 10 ore 16.30
Sabato 11 ore 18.30
Domenica 12 ore 21.00
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[accordion-item title=”Marzo 2017″]
[button link=”https://www.schermodellarte.org/scheda_film.php?id=203&nochiudi=1?iframe=true&width=800&height=600″ size=”small” target=”_blank” style=”light” lightbox=”true” color=”white”]Eva Hesse[/button]di Marcie Begleiter, Stati Uniti, Germania, 2016, 108’
Martedì 7 ore 21.00
Giovedì 9 ore 19.00
Venerdì 10 ore 16.30
Sabato 11 ore 18.30
Domenica 12 ore 21.00
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