Il documentario racconta il lavoro dei due celebri architetti di Basilea Jacques Herzog e Pierre De Meuron (tra i loro progetti: la Tate Modern di Londra e il De Young Museum di San Francisco) per lo Stadio Olimpico di Pechino e un quartiere della città di Jinhua, il primo in funzione dell’immagine internazionale della Cina, il secondo per soddisfare i bisogni quotidiani della popolazione. Gli architetti, come in tutti i loro progetti, studiano ed esplorano gli ambienti, la cultura e le tradizioni locali, cooperando, in questa occasione, con l’artista cinese Ai Weiwei come “interprete culturale”.
Scopo dei registi è mostrare le contraddizioni emerse nel corso dei quattro anni di lavoro. La stessa particolare forma architettonica che dà allo stadio il proprio soprannome ci fornisce un’efficace immagine della complessa realtà cinese, la più antica cultura del mondo, ma, allo stesso tempo, un’economia mondiale in rapida e aggressiva ascesa.