Il film è un viaggio all’interno della vita e dell’immaginazione di una icona dell’arte moderna: la poliedrica e visionaria artista Louise Bourgeois. Basato su incontri con il suo assistente, la sua famiglia e l’artista stessa sia nel suo studio di Brooklin che nella sua residenza a Manhattan, il film ci mostra come non ci sia separazione tra la sua vita come artista e i ricordi e le emozioni che segnano la sua esistenza. Sullo schermo, Louise Bourgeois è magnetica, vivace e diretta. La sua arte fatta di disturbanti oggetti e suggestivi materiali è qui riprodotta attraverso un’audace unione di visioni, parole, montaggio e musica. “I do, I undo, I redo” (“Faccio, Disfaccio, Rifaccio”), il nome di un’installazione del 1992, diviene il motto dell’intero film, permettendoci di percepire la tensione e l’energia delle idee e delle emozioni della protagonista. Grazie alla complessa e difficile realizzazione nel corso di ben quindici anni, il film svela le dinamiche di questo affascinante processo artistico in cui i ricordi della Bourgeois vengono personificati dai suoi oggetti e dalle sue installazioni.