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Self Made

di Gillian Wearing
2010, 88′
Presentato allo Schermo dell’arte 2012
Sceneggiatura: Gillian Wearing, Leo Butler
Con: Sam Rumbelow, Ash Akhtar, Lesley Robinson, Dave Austin, James Baron, Lian Stewart, Simon Manley, Jerome Prince
Method acting teacher: Sam Rumbelow
Fotografia: Roger Chapman
Suono: Malcolm Hirst, Tim Barke
Produttore: Lisa Marie Russo
Produzione: Fly Film Production,
in associazione con Third Films
Con il supporto di: UK Film Council and Northern Film & Media
In associazione con: Arts Council England, Channel 4 Britdoc Foundation e Abandon Normal Devices
Vincitrice nel 1997 del prestigioso Turner Prize, al suo esordio come regista cinematografica l’artista inglese Gillian Wearing ha coinvolto sette persone tra le centinaia che nel 2007 avevano risposto al suo annuncio: “Would you like to be in a film? You can play yourself or a fictional character. Call Gillian”. Dopo tre settimane di intensa preparazione di gruppo a Newcastle, guidati dall’acting coach Sam Rumbelow, ogni partecipante ha potuto dar vita a un personaggio, realizzando la sua personale “scena finale”. Cinque di esse sono parte integrante del film, che intrecciando realta` e finzione secondo la tipica metodologia operativa dell’artista definita dalla stessa “editing life’’, e` allo stesso tempo “documentario, opera d’arte e esperimento sociale”. Esso documenta i momenti piu` significativi del percorso interiore e creativo intrapreso dai protagonisti, tutti attori non professionisti, esplorando assieme a loro i suoi imprevedibili e sconvolgenti esiti.
Gillian Wearing
Gillian Wearing ha vinto il Turner Prize nel 1997 per il suo lavoro innovativo, che affronta le vite pubbliche e private e la questione dell’identità dell’individuo nella società. “Confess all on Video” (1994) invitava delle persone a confessarsi davanti al video, dopo aver indossato delle maschere. Tra le sue mostre personali si segnalano: Serpentine Gallery, London (2000), Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (2001), Sala de Exposiciones de la Fundaciòn “la Caixa”, Madrid (2001), the Museum of Contemporary Art, Chicago (2003), De Hallen, Amsterdam (2004), Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento (2007); Whitechapel Gallery, London (2012). Sue opere si trovano nelle collezioni dei principali musei internazionali, tra cui Tate Gallery, London; MoMA, New York; Solomon R. Guggenheim Museum, New York. Vive e lavora a Londra.