Per la sua prima esposizione monografica in Brasile, intitolata “Your Body of Works”, nel 2011 Olafur Eliasson ha presentato un’ampia selezione di opere in tre diversi spazi espositivi di San Paolo, realizzando per l’occasione alcuni nuovi interventi site-specific, come “Your empathic city”, creata in collaborazione con il filmmaker Karim Aïnouz ed esposta al SESC Pompeia.
Nel documentario, che inizia con l’apertura delle casse contenenti le opere, vediamo gli allestitori cimentarsi nel loro montaggio. Sospesi nel vuoto della Pinacoteca di Stato di Saõ Paolo, alcuni volteggiano sulle funi come acrobati durante la messa a punto delle strutture di specchi di “Microscope” to Sao Paulo e di “Take Your Time”; altri, al SESC Belezinho, si muovono in ambienti semioscuri per predisporre la lanterna luminosa di “Your Comsic Campfire”. Mentre la mostra prende forma, il video rivela la magia senza trucco delle opere di Eliasson, soffermandosi sul loro rapporto con lo spazio e sulla centralità del coinvolgimento delle persone, la cui esperienza è contemplata dall’artista come parte del processo della creazione. Su queste immagini, Eliasson parla del ruolo della luce, della relatività, dell’orientamento e del tempo, delineando il proprio vocabolario in una profonda riflessione sulla sua ricerca e sugli aspetti metodologici e museologici che la caratterizzano.