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How it feels to be changed into a beast?

di Laure Cottin Stefanelli
2011, 6’13
Formato Originale: DV
Presentato allo Schermo dell’arte Film Festival 2014
Una storia scritta come un monologo. Sullo schermo, brevi frasi descrivono la caotica fuga di un uomo dalla città. La superficie della terra brucia, la guerra infuria. L’uomo abbandona la strada e trova rifugio sottoterra dove aspetta lo spuntare dell’alba. «PERSONE DILANIATE, COME VECCHIE MAGLIETTE LACERE, COME STRACCI LACERI, STAVO CERCANDO DI TROVARE LA MIA STRADA, ATTRAVERSO LE STRADE DELLA ZONA DI DISTRUZIONE, SONO VIVO»
Laure Cottin Stefanelli (Francia, 1985). Fotografa e filmmaker, vive a Parigi. Ha studiato letteratura e cinema a Parigi III e si è laureata all’ École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi nel 2010 con lode. Lavorando con i margini della realtà usa il suo ambiente circostante come set e la sua famiglia e gli amici come attori di una storia intima continua. Ha esposto in mostre collettive e festival in giro per la Francia, ma anche a Los Angeles, Montréal, Taiwan, Londra, Bruxelles ed Essen. Nel 2009, è stata inserita tra i “laureati” del Leica Prize per il suo lavoro fotografico. Nel 2011, il suo film, No Blood in my body, ha vinto il premio come miglior corto agli Écrans Documentaire, Arcueil, Francia. E’ stata premiata, nel 2013, con l’International Stipend for Young Artists in Fine Art dalla Federal State of Lower Saxony e Braunschweig HBK in Germania. Attualmente è uno dei “laureati” del programma HISK a Ghent in Belgio.
A Laure Cottin-Stefanelli è stata assegnata la borsa di studio offerta dall’Institut français Firenze.