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op

di Dan Walwin
2013, 6′
Presentato a VISIO – European Programme on Artists’ Moving Images – IV edizione
Courtesy l’artista
In “op” un dispositivo meccanico si muove incessantemente attraverso boschi ed edifici abbandonati in cui la figura umana è del tutto assente. Non si hanno informazioni sulla natura del luogo o sulla destinazione da raggiungere. Lo spazio è illuminato solo per pochi minuti dalla luce rossa di un bengala e la sensazione è quella di essere sospesi in un’attesa costante che succeda qualcosa. L’ambientazione post-apocalittica e un linguaggio cinematografico fatto di lunghi piani sequenza in soggettiva ricordano l’estetica dei videogiochi “sparatutto”, ma in questo caso l’azione è sempre rimandata. L’artista lavora in modo molto preciso sull’installazione delle proprie opere per far sì che il rapporto tra la proiezione e la sala espositiva amplifichi la percezione dello spettatore di essere immerso nello spazio virtuale generato dal video.
Dan Walwin vive e lavora ad Amsterdam. Ha studiato presso Goldsmiths College a Londra e successivamente è stato residente presso la Rijksakademie van beeldende kunsten dal 2012 al 2013, ad Amsterdam. I suoi lavori pongono un’acuta e viscerale attenzione sui dettagli e sui “detriti”, inseriti e contenuti all’interno di forme ibride, difettose e mal calibrate. Queste evocano associazioni con la cultura pop, con la ricerca scientifica e con una narrativa di invenzione, in cui la scala e l’imitazione diventano strumenti per creare un’atmosfera d’incontro tra gli spettatori e l’opera. Tra le recenti mostre personali: “Winds”, Cell Project Space, Londra, 2015; “Sun room, P/////AKT”, Amsterdam, 2015; “Cess, jel ever terrass?”, Kazachenko’s Apartment, Oslo, 2014; “Cess, jel ever terrass?”, Playstation, Galerie Fons Welters, Amsterdam, 2014. Tra le ultime mostre collettive e partecipazioni a screening: 2013, 2014, “Cosmos Carl”, Online, 2015; “Uyati Pog, Exodus”, OCCII, Amsterdam, 2014; “op / Grimm City”, Stephen Lawrence Gallery, University of Greenwich, Londra, 2014; “Marl Media Art Awards”, Skulpturenmuseum Glaskasten Marl, Marl, 2014; “Out There – Video Art”, New media & Photography on Landscapes in Public Space, Maastricht, 2014; “Haperende Mens”, Arti et Amicitiae, Amsterdam, 2014; “The Shape Of Things To Come”, Stour Valley Arts, Ashford, 2014; “Metadata Venn Diagram”, Broadstone Studios, Dublino, 2014; “Onsite”, Temporary Arts Project, Southend on Sea, 2014.