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The third party

di Émilie Pitoiset
2014, 4′
Presentato a VISIO – European Programme on Artists’ Moving Images – IV edizione
Courtesy l’artista e Klemm’s, Berlin
Nei suoi film Émilie Pitoiset produce scenari insoliti attraverso un’estetica spesso noir e decadente, inserendo vari riferimenti alla storia del cinema e della danza. Manipolando realtà e finzione e utilizzando l’estetica del found footage, in “The third party” l’artista crea una coreografia surreale in cui l’identità dei protagonisti è nascosta da maschere nere. La ripetizione di gesti quotidiani, estratti dal loro contesto, assume nuovi significati simbolici e contribuisce a generare un’atmosfera ambigua e sospesa in cui si percepisce la presenza inquietante di un potere occulto. Gli interpreti del film sono in verità impiegati di una banca tedesca in cui l’artista, nel doppio ruolo di film-maker e coreografa, ha operato sovvertendo le rigide gerarchie che solitamente regolano i rapporti umani in quell’ambiente di lavoro.
Émilie Pitoiset vive e lavora a Parigi. L’artista crea opere che generano una serie di personaggi e storie attraverso una narrativa continua che riflette sul formato espositivo attraverso elementi come il film e la performance. Il suo lavoro ha come punti di riferimento Woolf, Ackerman, Robbe-Grillet, Flaubert, Huysmans e Fassbinder, che Pitoiset cita e indirizza verso una sottile “eroticizzazione” della vita di tutti i giorni. L’artista gioca con scenari misteriosi con i quali svela una grammatica visiva surreale che è allo stesso tempo enigmatica, noir e decadente. Tra le personali recenti: “It’s all the gold that i have”, Klemm’s Gallery, Berlino; “The silent actions”, Frac Champagne Ardenne, Reims, e “You are late. Ceremony in Les Eglises”, Chelles. Pitoiset ha preso parte a numerose mostre collettive in musei come: Witte de With, Centre National D’Art Moderne – Centre Georges Pompidou, Palais de Tokyo, Badischer Kunstverein, Nassauischer Kunstverein Wiesbaden, Bielefeld Kunstverein, Museum Ostwall, Kadist Art Foundation. Le sue opere si trovano in numerose collezioni pubbliche e private tra cui il Centre National d’Art Moderne – Centre Georges Pompidou di Parigi.