Graham Kelly lavora sul concetto che l’interazione tra l’immagine digitale e lo spettatore non è vincolata alla superficie dello schermo o dell’occhio. Ma, a causa dell’onnipresenza di un sistema di telecamere e video allestito negli ambienti edificati, Kelly la considera come un processo perpetuo che crea degli spettatori/soggetti ibridi catturati tra i territori di percezione reale e digitale. Ha preso parte a mostre, screening e lecture alla Transmission Gallery (Glasgow), Intermedia (Glasgow), Generator Projects (Dundee), Recontres Internationales (Parigi e Berlino), Kino der Kunst (Monaco), TENT (Rotterdam), EYE Film Museum (Amsterdam) e alla 2016 Moscow International Biennale for Young Art. Si è diplomato nel 2009 alla Glasgow School of Art con un master in ricerca. Nel 2014 ottiene un master in belle arti al Piet Zwart Institute di Rotterdam. Dal 2015 al 2016 ha preso parte alla residenza Jan van Eyck Academie di Maastricht.