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Co(AI)xistence

di Justine Emard
2017, 12”
Presentato allo Schermo dell’arte Film Festival 2017
Commissionato per Clouds ‹-› Forests, 7th Moscow International Biennale of Contemporary Art. Con il supporto di Hors les murs residency program dell’Institut Français, Parigi & il premio“Brouillon d’un rêve, Pierre Schaeffer”, SCAM, Parigi
Mirai Moriyama, un attore/danzatore giapponese, interagisce faccia a faccia con un robot animato da una forma di intelligenza primitiva basata su un sistema neuronale programmato dall’Ikegami Lab dell’Università di Tokyo. Usando un sistema di deep learning, il robot è in grado di imparare dalla sua esperienza con gli esseri umani ed eleborare reazioni autonome. L’opera si concentra sul linguaggio non strutturato e sul dialogo tra le due entità, immaginando il futuro dell’interazione tra uomo e robot.
Justine Emard analizza l’immagine con fotografia, video, installazioni e realtà aumentata, attraverso schermi, frame, idee fuori dalla norma e interazioni con i dispositivi che simulano la realtà per proiettare il pubblico in universi paralleli, “aumentati” e di finzione. A partire dal 2012 i suoi lavori sono stati esposti in mostre personali e collettive in Svezia, Norvegia, Cina, Brasile, Colombia, Giappone e Sud Corea. Dal 2013 al 2017 collabora con il Pavillon Neuflize OBC del Palais de Tokyo di Parigi. Dal 2015 al 2016 è stata in residenza presso la Cité internationale des arts a Parigi. Nel 2017 è vincitrice della residenza Hors-les-murs promossa dall’Institut Français e dal Tokyo Wonder Site di Tokyo. Il suo progetto di residenza è focalizzato sulla corrispondenza tra robotica, vita e intelligenza artificiale, basandosi sulle esperienze di “deep learning” e sulle interazioni uomo-macchina. Ha preso parte a «CloudsForests», in occasione della 7th International Moscow Biennale of Contemporary Art.