Shirin Neshat torna, dopo l’acclamato Women Without Men a parlare della condizione femminile e a raccontare il suo Iran dalla parte delle donne.
Mitra, regista iraniana in esilio, lavora al progetto dei suoi sogni: realizzare un film sulla vita della leggendaria cantante egiziana Oum Kulthum (1904-1975), la cui musica e straordinaria personalià sono state e continuano ancora oggi a essere amate da milioni di musulmani. Ma più Mitra si rende conto delle difficolta affrontate dalla diva in quanto artista donna in una società dominata dagli uomini, più la sua battaglia personale si intreccia con quella della cantante, venendosi a trovare cosi sull’orlo di una crisi. Nelle sue opere Shirin Neshat ha spesso esplorato storie in relazione alle donne musulmane e all’espressione artistica nel mondo islamico.
In questo suo nuovo lavoro costruito come un film nel film, al quale l’artista iraniana ha lavorato per più di sei anni, Neshat sovrappone la propria storia alla storia di Oum, fa scivolare foto di repertorio sulle sue splendide inquadrature, dimostra ancora una volta la grande forza del suo sguardo che le permette di passare dal film all’opera, dalla foto all’installazione.