Martina Melilli è un’artista visiva, regista, traduttrice e curatrice. È interessata alla rappresentazione dell’immaginario, individuale e collettivo, in relazione alla memoria e alla realtà e al rapporto tra l’individuo e lo spazio circostante. Melilli si è laureata in Arti Visive (IUAV) e ha studiato cinema documentario e sperimentale presso la Luca School of Arts di Bruxelles, dove ha anche collaborato con la piattaforma artistica Auguste Orts. È la vincitrice di Artevisione 2017, un progetto di promozione della giovane video art italiana, a cura di Careof e Sky Arte, che ha prodotto il suo cortometraggio Mum, I’m sorry, presentato al Museo del Novecento di Milano. My home, in Libya, il suo primo film documentario, è stato prodotto da Stefilm, ZDF / ARTE con il supporto di MiBACT, che lo ha riconosciuto come di interesse culturale. È stato presentato in anteprima al 71 ° Festival del film di Locarno.