Nel Pacifico del sud, l’isola di Funafuti appartenente all’arcipelago di Tuvalu, è diventata ormai da qualche anno teatro di un fenomeno unico e terribile, una vera catastrofe ambientale. A causa dell’innaturale surriscaldamento del mare, l’acqua salata risale dal sottosuolo e sgorga attraverso le porosità dei terreni allagandoli, compromettendo in maniera forse definitiva il futuro della vita sull’isola. Il collettivo italiano Flatform si è interessato alla vicenda già dal 2010, e ha realizzato questo cortometraggio interamente girato sull’isola. In un lungo piano sequenza, vediamo avvicendarsi lo stato di siccità e quello dell’allagamento e viceversa, senza interruzioni. Nel costante e scorrevole movimento da uno stato all’altro, osserviamo le azioni degli abitanti, spettatori impotenti delle due situazioni ricorrenti dell’isola: l’attesa e la sospensione. Gli studiosi ipotizzato che la popolazione di Funafuti sarà la prima al mondo a dover interamente abbandonare la propria terra, che si prevede potrebbe definitivamente essere sommersa dall’oceano nel giro di pochi anni.