Il film segue Olafur Eliasson e il suo team durante la complessa fase di preparazione della mostra Real Life che la Tate Modern dedica in questi mesi di fine 2019 all’artista danese dopo lo straordinario successo ottenuto nel 2003 dal suo Weather Project visitato da più di due milioni di spettatori. Il tema centrale di Real Life, che sta alla base della maggior parte dei lavori di Eliasson, è l’interazione tra elementi naturali come l’acqua e la luce con la percezione fisica che lo spettatore ha dello spazio. Dal suo grande studio-laboratorio a Berlino dove più di cento tra ricercatori, costruttori e collaboratori lavorano insieme dando vita ad opere che non sono tanto oggetti da ammirare, quanto piuttosto esperienze da vivere, il film passa ai lavori più recenti dell’artista nel campo dell’architettura sensoriale e ai suoi progetti pubblici, quali la Harpa Reykjavik Concert Hall (completata nel 2011), il Fjiordenhus (completato nel 2018), il ponte Cirkelbroen (2015), il Raimbow Panorama (completato nel 2011). Vengono intervistati numerosi suoi collaboratori e personaggi tra i quali il politico Ólafur Ragnar Grímsson, per 20 anni presidente dell’Islanda, e Fab 5 Freddy, pioniere dell’hip hop che commenta la passione di Eliasson per la breakdancing.