Il lavoro di Ghita Skali (1992, Marocco/Paesi Bassi) utilizza come punto di partenza le proprie indagini su aneddoti apparsi sui media e poi dimenticati e/o cancellati. Nel suo approccio ciò che conta non è tanto una ricerca della verità, quanto una volontà di tracciare tutte le possibili ramificazioni di questa narrazione, le contraddizioni e i vicoli ciechi delle molte voci che l’hanno sviluppata. I suoi progetti sono stati recentemente presentati al Palais de Tokyo (Parigi), été 78 (Bruxelles), Project Space Festival (Berlino), Beirut Art Fair, Triangle (Marsiglia), 18 (Marrakech), Cube Independent Art Space (Rabat), Il Cairo Off Biennale, Stedelijk Museum (Amsterdam) e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino). Ghita Skali ha studiato a Villa Arson a Nizza e ha partecipato al De Ateliers, ad Amsterdam.