La tennista giapponese Naomi Osaka, classe 1997, la sportiva più pagata del mondo, ha vinto quattro titoli del Grande Slam a soli 23 anni. La docuserie in tre episodi, prodotta da Netflix e diretta da Garrett Bradley, offre uno sguardo intimo sulla sua vita, esplorando i successi e le difficili decisioni che l’hanno resa una star globale e una giovane donna che affronta le pressioni esercitate su di lei dal mondo esterno. Girata nell’arco di due anni cruciali, tra il 2019 e il 2021, Bradley segue Osaka mentre affina il suo gioco, esplora le sue radici e diventa una campionessa di tennis. Dalla vittoria agli U.S. Open del 2018 alla sconfitta l’anno successivo, fino all’impegno nelle proteste per George Floyd e Jacob Blake, Naomi Osaka utilizza la sua crescente visibilità per costruire un percorso personale e unico, lontano dai modelli imposti. Bradley ritrae Osaka con grande sensibilità, mettendo in luce non solo le sue vittorie sportive, ma anche le sue sfide personali, come l’equilibrio tra vita privata e carriera, e il suo ruolo di icona del cambiamento sociale. Lontana dalla retorica dei tradizionali film sportivi, la serie mostra la tennista giapponese attraverso momenti più opachi e complessi, sottolineando la sua onestà e la sua riflessione su temi profondi come identità e politica di genere.