Il film di Anri Sala è frutto di un progetto collaborativo concepito e sviluppato insieme a Šejla Kameric, da cui hanno avuto origine due opere distinte. Attraverso le musiche della Patetica di Tchaikovsky, suonata dall’Orchestra Filarmonica di Sarajevo diretta da Ari Benjamin Meyers, e l’interpretazione straordinaria dell’attrice spagnola Maribel Verdú, 1395 Days Without Red ci riporta all’atmosfera carica di tensione di uno qualsiasi dei 1395 giorni dell’assedio di Sarajevo, tra il 1992 e il 1996. Giorni in cui la vita della città, anche quella culturale, non si è mai fermata, sebbene compiere l’azione più semplice, come uscire di casa e attraversare una strada, significasse per la popolazione esporsi quotidianamente al più estremo dei pericoli. Tra i cittadini che compaiono nel film, incrociati dalla protagonista nel suo pericoloso cammino lungo la strada silenziosa e senza colore di Sarajevo conosciuta come Sniper Alley, emerge Meliha Vareshanovic che, con la sua camminata fiera ed elegante, immortalata allora da una fotografia, ha incarnato il coraggio e l’urgenza di libertà di un popolo intero.