MOSTRA
in occasione dello Schermo dell'arte 2020
a cura di Leonardo Bigazzi
una produzione Lo schermo dell’arte e NAM – Not A Museum
- Manifattura Tabacchi, via delle Cascine 33 Firenze
- 4 maggio - 4 giugno 2021
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martedì - venerdì 18.00 - 21.00
sabato, domenica e festivi
14.00 - 21.00 -
ingresso gratuito
ultimo ingresso 45' prima della chiusura - Scarica il foglio di sala
L’accesso è contingentato in osservanza delle misure adottate dal governo italiano in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19
“Qualsiasi costruzione di nuove alternative o mondi potenziali può iniziare solo dalla sua immaginazione creativa” T.J. Demos
Gli equilibri ecologici del nostro pianeta sono sempre più fragili e compromessi. L’emergenza sanitaria, dovuta al COVID-19, non è altro che la conseguenza più evidente di una crisi globale che si è sviluppata su un piano ambientale, sociale, politico ed economico. La pandemia ci ha reso più consapevoli della fragilità della nostra esistenza biologica, minando il senso stesso di comunità, e amplificando la paura di tutto ciò che è altro da noi. Mai come nell’ultimo anno i dispositivi digitali sono risultati indispensabili per rimanere connessi, ma allo stesso tempo sono diventati il veicolo principale di un flusso di immagini e informazioni incontrollabili, che ha alterato profondamente la nostra percezione della realtà. La quotidianità delle nostre vite è stata sconvolta, e le libertà e i privilegi che davamo per scontati sono stati progressivamente persi o limitati. Questa condizione ha accentuato e reso più evidenti le disuguaglianze economiche e sociali, rendendole sempre più intollerabili, e la rabbia si è tradotta in rivolte e proteste diffuse. La necessità di ripensare il modello capitalista, e il nostro rapporto con l’ambiente e le altre specie che abitano il pianeta, appare ormai come l’unica possibilità per evitare il rischio di un’incombente catastrofe ecologica.
La mostra presenta dodici film, video e installazioni che riflettono su alcune delle questioni più urgenti generate dall’attuale crisi mondiale, proponendo visioni alternative per ripensare il presente e immaginare il futuro. Durante il lockdown le immagini in movimento, più di ogni altro medium artistico, hanno dimostrato di avere la capacità intrinseca di superare i limiti dello spazio espositivo, sfruttando la mediazione delle tecnologie a nostra disposizione. In questo contesto di incertezza e precarietà, può l’arte rappresentare uno strumento di resistenza all’alienazione e all’isolamento a cui siamo sottoposti? Come si può evitare un futuro distopico in cui le relazioni fisiche rischiano di essere interamente delegate alla dimensione digitale? In che modo possiamo recuperare una funzione attiva nel processo di cambiamento e incentrarlo sul valore della diversità, del rispetto e della solidarietà? La mostra s’interroga sulla possibilità di immaginare modelli inclusivi di coesistenza in grado di scardinare le strutture di potere esistenti, e di superare canoni e stereotipi consolidati legati alla competizione e alla prevaricazione tra esseri viventi.
Resisting the Trouble – Moving Images in Times of Crisis riunisce le opere dei dodici artisti under 35 partecipanti alla IX edizione di VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images – progetto promosso e realizzato dallo Schermo dell’arte. Selezionati attraverso un bando internazionale, ad oggi sono oltre 100 gli artisti di base in Europa che hanno partecipato al programma. Resisting the Trouble – Moving Images in Times of Crisis prosegue il percorso di ricerca dello Schermo dell’arte sulla pratica artistica degli artisti under 35, iniziato con le cinque mostre precedenti organizzate a Palazzo Strozzi (2019 e 2015), Le Murate PAC (2018), Palazzo Medici Riccardi (2017), Cinema La Compagnia (2016).
Artisti: Jonas Brinker, Claudia Claremi, Helen Anna Flanagan, Valentina Furian, Megan-Leigh Heilig, Marcin Liminowicz, Edson Luli, Olena Newkryta, Ghita Skali, Peter Spanjer, Emilia Tapprest, Tora Wallander.
VISIO Young Talent Acquisition Prize VI Edizione è stato assegnato da Seven Gravity Collection ad Helen Anna Flanagan per l’opera Gestures of Collapse (2019) con la seguente motivazione:
Sappiamo che l’agire umano e l’inconscio collettivo sono impattati da ciò che i media incanalano verso le nostre coscienze. La pandemia in corso si propaga nei corpi per contagio fisico, mentre si diffonde nelle menti e nelle anime per le vie più disparate, dal passaparola alle comunicazioni ufficiali, in una grande narrazione multiforme di cui il tempo dirà l’effetto sulla psiche individuale e collettiva. L’opera che scegliamo tratta con grande sicurezza espressiva e allo stesso tempo con ironia questo tema.
Le opere
di Valentina Furian, 2019, 1’53’’. Video installazione a due canali. Courtesy l’artista
di Jonas Brinker, 2019, 4’ 28’’. Opera prodotta da Frankfurter Kunstverein. Courtesy l’artista
di Marcin Liminowicz, 2018, 7’17’’. Video installazione a due canali. Courtesy l’artista
di Claudia Claremi, 2016. Installazione: video 16mm 4’23’’, lavagne luminose, testi. Courtesy l’artista
di Edson Luli, 2017. Installazione: proiettore, decoder TV digitale / mini PC. Courtesy l’artista e Prometeo Gallery Ida Pisani, Milano – Lucca
di Helen Anna Flanagan, 2019, 11’7’’. Courtesy l’artista
di Emilia Tapprest (NVISIBLE.STUDIO), 2019, 22’56’’. Courtesy l’artista
di Peter Spanjer, 2020, 7’. Courtesy l’artista
di Megan-Leigh Heilig, 2019, 15’. Courtesy l’artista
di Ghita Skali, 2020, 16’13”. Courtesy l’artista
di Tora Wallander, 2018, sequenza in loop. Video installazione. Courtesy l’artista
di Olena Newkryta, 2017, 7’47’’. Courtesy l’artista
VISIO – EUROPEAN PROGRAMME ON ARTISTS’ MOVING IMAGES
promosso e organizzato da:
Lo schermo dell’arte
in collaborazione con:
NAM – Not A Museum
riceve il contributo da:
• MIBACT – Direzione generale Cinema e audiovisivo
• Regione Toscana
• Comune di Firenze
• Fondazione CR Firenze
• Cinema La Compagnia
• Manifattura Tabacchi
In collaborazione con:
• Fondazione In Between Art Film
• MYmovies
Main sponsor:
• Gucci
Media Partner:
• Flash Art