[rev_slider Festival2017]
[tabgroup]
[tab title=”PROGRAMMA”] [accordion open=”1″][accordion-item title=”Martedì 14 Novembre”]
[mini-icon icon=”map-marker”]Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi
ore 18:00
INAUGURAZIONE MOSTRA
Directing the Real. Artists’ Film and Video in the 2010s
La mostra riunisce le opere video di diciannove giovani artisti per celebrare l’impegno decennale dello Schermo dell’arte per la promozione di una nuova generazione di artisti che lavora con le moving images.
[/accordion-item]
[accordion open=”1″][accordion-item title=”Mercoledì 15 Novembre”]
[mini-icon icon=”map-marker”]Le Murate. Progetti Arte Contemporanea
Ore 11.00 – 13.00 / 14.30 – 16.30
VISIO Artists’ Presentation
I partecipanti introducono i temi principali della loro pratica artistica in una presentazione di 15 minuti.
[mini-icon icon=”map-marker”]Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi
ore 11.00 – 18.00
MOSTRA
Directing the Real: Artists’ Film and Video in the 2010s
[mini-icon icon=”map-marker”]Cinema La Compagnia
ore 19.00
LIVE SET
Superstructure (2017) di Hassan Khan
Cosa succede quando la musica classica araba viene mixata con effetti synth virtuali e laptop?
Hassan Khan dopo aver suonato al Guggenheim, al Louvre e alla Whitechapel a Londra porta per la prima volta a Firenze il suo celebre progetto Superstructure 2017, dove momenti di suspense da cinema convivono con passaggi ritimici mediorientali.
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ore 21.30
24 Frames di Abbas Kiarostami, Francia, Iran, 2016, 103’
prima italiana alla presenza di Ahmad Kiarostami
Realizzato in tre anni di lavoro utilizzando strumenti digitali, inserti 3D e green screens, 24 Frames è l’ultimo capolavoro di Abbas Kiarostami scomparso a Parigi all’età di 76 anni, il 4 luglio 2016. È un dialogo tra il suo lavoro di filmmaker e quello di fotografo col fine di unire in un’unica opera i due linguaggi artistici ai quali ha dedicato la vita e di rispondere alla domanda: cosa succede prima e dopo che una foto viene scattata? Melanconico e gioioso, serio e malizioso, il film è una meditazione sul passaggio del tempo, sulla fragilità dell’esistenza, temi che sono stati sempre centrali nel cinema del grande regista iraniano.
[/accordion-item]
[accordion-item title=”Giovedì 16 Novembre”]
[mini-icon icon=”map-marker”]Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi
ore 11.00 – 18.00
MOSTRA
Directing the Real: Artists’ Film and Video in the 2010s
[mini-icon icon=”map-marker”]Cango Cantieri Goldonetta
ore 15.45
FESTIVAL TALK
Hassan Khan
Nella lecture, l’artista egiziano al quale è dedicato il Focus 2017 presenta la sua pratica artistica in cui suono, immagini e performance sono strettamente legate.
[mini-icon icon=”map-marker”]Cinema La Compagnia
ore 18.00
Koudelka Shooting Holy Land di Gilad Baram, Repubblica Ceca, Israele, Germania, 2015, 71’
alla presenza dell’autore
Il regista segue Josef Koudelka, celebre fotografo ceco della Magnum, nel suo viaggio attraverso la terra santa alla scoperta di questa regione profondamente scossa dal conflitto e dalle tensioni religiose e razziali. Nel film, cinematografia e fotografie dialogano in modo affascinante.
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ore 19.30
FOCUS ON Hassan Khan
alla presenza dell’autore
Film in programma:
Jewel, 2010, 6’30”
Muslimgauze R.I.P., 2010, 8’07”
Blind Ambition, 2012, 45′
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ore 21.00
Interregnum di Adrian Paci, 2017, Italia, 17′ 28”
alla presenza dell’autore
In collaborazione con Museo Novecento e Le Murate. Progetti Arte Contemporanea in occasione della mostra Adrian Paci. Di queste luci si servirà la notte
In questo suo ultimo lavoro, Paci ha assemblato immagini recuperate da archivi e televisioni nazionali di alcuni paesi dell’ex Unione Sovietica che mostrano i funerali dei dittatori che li governarono. Sconvolte dal dolore, lunghe file di persone sono in attesa di rendere omaggio a un uomo e a un ideale. La morte di un leader libera il dolore dei singoli che, dice l’artista albanese, “non era contemplato nella società comunista”.
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ore 21.40
Pre-Image (Blind as the MotherTongue) di Hiwa K, Grecia, 2017, 17′ 40”
vo: inglese; st: italiano
prima italiana
Munito di uno strano oggetto, un palo tenuto in equilibrio sul naso con attaccati alcuni specchi, l’artista curdo iracheno ripercorre a piedi il tragitto dalla Turchia alla Grecia fino a Roma che fece quando fu costretto a fuggire dalla sua terra. La limitata vista del terreno data dal dispositivo gli consente di procedere lentamente e in modo incerto. Il film è la metafora dei pericoli che ogni migrante incontra nel suo percorso di fuga dal proprio paese.
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ore 22.00
Beuys di Andres Veiel, 2017, Germania, 107’
vo: tedesco, inglese; st: inglese, italiano
prima italiana alla presenza dell’autore
Il film di Andres Veiel ricostruisce la vita e la carriera di Joseph Beuys tra arte, insegnamento e politica restituendo il clima di dibattiti, resistenza e utopia in cui operò il carismatico artista tedesco. Scultore, performer, sciamano, teorico, artista rivoluzionario e provocatorio ancora oggi, a trent’anni dalla sua scomparsa, il suo nome è circondato da un alone di mito. Recuperando brani registrati inediti audio e video e interviste, Veiel crea un ritratto che, come l’artista stesso, lascia spazio alle idee più che proclamare affermazioni, rendendo esplicite le tensioni che dettero vita al suo concetto di opera d’arte totale.
[/accordion-item]
[accordion-item title=”Venerdì 17 Novembre”]
[mini-icon icon=”map-marker”]Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi
ore 11.00 – 18.00
MOSTRA
Directing the Real: Artists’ Film and Video in the 2010s
[mini-icon icon=”map-marker”]Altana di Palazzo Strozzi
ore 15.45
FESTIVAL TALK
Feature Expanded: Becoming a Feature
La tavola rotonda esplora le motivazioni che hanno spinto, nell’ultimo decennio, un numero sempre crescente di artisti visivi a confrontarsi con produzioni cinematografiche di lungometraggi introducendo nuovi modelli espositivi e di distribuzione e allo stesso tempo sfruttando le regole e le strutture dell’industria cinematografica. Partecipano tra gli altri gli artisti Roee Rosen e Rä Di Martino. In collaborazione con In Between Art Film.
[mini-icon icon=”map-marker”]Cinema La Compagnia
ore 18.00
Tashlikh di Yael Bartana, Israele, Paesi Bassi, 2017, sonoro, 11′
prima italiana
Un suono cupo accompagna la caduta in slow motion di oggetti dalle fogge più svariate: salvagenti, sacche da viaggio, passaporti, chiavi, giocattoli, armi, fotografie, abiti, proiettili. L’artista israeliana, protagonista del padiglione della Polonia alla Biennale del 2011, mette in scena un tipo di rituale che consiste nel gettare via deliberatamente oggetti legati alla memoria di un trauma come esempio di liberazione psicologica.
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a seguire
The World di Mika Taanila, Finlandia, 2017, 8′
prima italiana
Ispirato a L’uomo che cadde sulla terra, film di Nicola Roeg con David Bowie, il cortometraggio dell’artista finlandese ne rappresenta una versione rovesciata in senso letterale poiché le immagini sono effettivamente capovolte. In un’atmosfera apocalittica, animali, piante e oggetti sembrano aspettare un disastro finale.
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ore 18.25
Fall into Ruin di William E. Jones, Stati Uniti, 2017, 30′
vo: inglese; st: italiano
prima italiana
Alexander Iolas fu un celebre mercante e collezionista greco che visse tra Parigi, New York e Atene. Il film racconta la visita dell’autore alla sua villa ateniese, dichiarata sito del patrimonio culturale del paese. Ma oggi l’edificio, più volte vandalizzato, è in uno stato di completo abbandono. Nel periodo di massimo splendore all’inizio degli anni ’80 era meravigliosamente arredata con numerose opere d’arte contemporanea e antichità.
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ore 19.10
Act & Punishment di Evgenij Mitta, Russia, 2015, 90′
vo: russo; st: inglese, italiano
Le Pussy Riot, gruppo al femminile punk-rock russo, manifestano il loro dissenso con performance che sono un misto di azionismo, arte e politica. Il 17 agosto del 2012, tre di loro vengono arrestate durante una di queste esibizioni nella Cattedrale del Cristo Salvatore a Mosca, accusate di “vandalismo motivato da odio religioso”. Il film inizia con le immagini del processo che le vide condannate a due anni di prigione. Da quel momento, diventano un simbolo per tutto il mondo della lotta per la libertà di espressione.
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ore 21.00
Vivian’s Garden di Rosalind Nashashibi, Regno Unito, 2017, 29’50”
vo: inglese, spagnolo, tedesco; st: inglese, italiano
prima italiana alla presenza dell’autrice
Vivian Suter e sua madre Elisabeth sono due artiste svizzero-austriache che vivono a Panajachel, Guatemala, in una tenuta acquistata negli anni ’80, circondata da un lussureggiante giardino tropicale. La macchina da presa 16mm dell’artista sembra entrare in simbiosi con la vita quotidiana delle due donne attraverso inquadrature ravvicinate, intime, talvolta quasi furtive.
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ore 21.50
Urth di Ben Rivers, Regno Unito, 2017, 19′
prima italiana
vo: inglese; st: italiano
Un’anonima scienziata racconta i suoi ultimi giorni all’interno del centro scientifico Biosfera 2, in Arizona. Il film dell’artista britannico è un’intima riflessione su temi quali l’isolamento, la costruzione di ambienti artificiali, la visione del futuro, il rapporto tra uomo e natura.
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ore 22.30
Live Art: Adrian Villar Rojas in Istanbul> di Heinz Peter Schwerfel, Francia, 2016, 26′
vo: spagnolo, tedesco; st: italiano
Live Art: Philippe Parreno, le temps de l’espace di Heinz Peter Schwerfel, Francia, 2015, 25′
vo: tedesco, francese; st: italiano
prima mondiale alla presenza dell’autore
La serie Live Art di ARTE TV, nata da un’idea di Hans Ulrich Obrist, tra i più celebri curatori internazionali, comprende otto film realizzati da Heinz Peter Schwerfel su artisti che hanno rinnovato il linguaggio dell’arte contemporanea, che verranno trasmessi all’inizio del 2018.
Villar Rojas realizza sculture per le quali impiega materiali organici e inorganici. Queste si deteriorano, si decompongono e muoiono. Lo scorrere del tempo è infatti un’ossessione centrale nel suo lavoro che cerca di dare forma tangibile ai processi di mutamento, decadimento e rinascita cui è destinata ogni forma di vita. Il film è girato in occasione della Biennale di Istanbul del 2015 per la quale l’artista argentino ha realizzato una serie di straordinari animali fantastici installati sul bordo del Mar di Marmara.
Il film su Philippe Parreno girato a New York nel giugno 2015 in occasione della sua personale nello spazio spettacolare della Armory Drill Hill su Park Avenue, segue l’allestimento concepito dall’artista francese in modo tale da cambiare ogni giorno, accompagnato dalle parole di Hans Ulrich Obrist, dello stesso Parreno e del pianista Mikhail Rudy.
[/accordion-item]
[accordion-item title=”Sabato 18 Novembre”]
[mini-icon icon=”map-marker”]Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi
ore 11.00 – 18.00
MOSTRA
Directing the Real: Artists’ Film and Video in the 2010s
[mini-icon icon=”map-marker”]Cinema La Compagnia
ore 16.45
In Art We Trust di Benoît Rossel, Svizzera, Francia, 2017, 85′
vo: inglese; st: italiano
prima italiana
Una raccolta di testimonianze di artisti contemporanei tra i quali Lawrence Weiner, John Armleder e Liam Gillick, che condividono i propri pensieri sul ruolo dell’arte e della creazione. Nel film raccontano le loro ambizioni, i loro dubbi, cercano di descrivere il processo creativo, la pratica e il metodo necessari a realizzarlo. Il regista realizza il ritratto di un mestiere misterioso, visto come sacro da alcuni, disprezzato e considerato pretenzioso da altri.
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ore 18.25
Donald Judd and I di Sasha Pirker, Austria, Stati Uniti, 2016, 3’30”
vo: inglese; st: italiano
prima italiana
La stanza della casa a Los Angeles dove Donald Judd scoprì i mobili dell’architetto austriaco Rudolph Schindler, e se ne innamorò a tal punto da acquistarne un intero set, è qui re-immaginata dalla regista che riunisce nello stesso spazio mobili angolari di Schindler con alcuni dipinti dell’artista minimalista americano. La voce fuori campo è di Marianne Stockebrand, ultima compagna dell’artista americano, che fino al 2010 ha diretto la Chinati Foundation da lui fondata a Marfa, in Texas.
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a seguire
The Dust Channel di Roee Rosen, Israele, 2016, 23′
alla presenza dell’autore
vo: russo, inglese, ebraico, tedesco; st: italiano
Esposto a documenta 14, questo cortometraggio di Rosen è un’operetta lirica surreale che si svolge nell’ambiente domestico di una famiglia borghese israeliana, la cui paura dello sporco e di ogni altra presenza estranea si trasforma in una devozione perversa nei confronti degli elettrodomestici per le pulizie. Il testo cantato racconta la storia di un aspirapolvere e allo stesso tempo una vicenda diversa e più complessa, un ménage à trois tra una giovane coppia e la loro aspirapolvere Dyson DC07.
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ore 19.15
Controfigura di Rä Di Martino, Italia, Svizzera, Francia, Marocco, 2017, 74′
vo: italiano, inglese, arabo, francese; st: italiano
alla presenza dell’autrice e dell’attore Corrado Sassi
Primo lungometraggio a soggetto dell’artista romana, una troupe esplora Marrakech per trovare locations adatte a girare il remake di The Swimmer, film del 1968 di Frank Perry, nel quale un uomo per raggiungere casa attraversa un’intera regione passando da una piscina all’altra. Con il procedere della lavorazione, Corrado, la controfigura utilizzata per testare le inquadrature, nutre l’ambizione che quel ruolo possa essere suo. Filippo Timi interpreta il ruolo che fu di Burt Lancaster.
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ore 21.00
Feature Expanded > Premiazione
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ore 21.15
Looking for Oum Kulthum di Shirin Neshat, Germania, Austria, Italia, Libano, Qatar, 2017, 90′
alla presenza dell’autrice
In collaborazione con In Between Art Film
Shirin Neshat torna, dopo l’acclamato Women Without Men, a parlare della condizione femminile e a raccontare il suo Iran dalla parte delle donne. Questo secondo lungometraggio dell’artista, presentato in concorso alla sezione Orizzonti dell’ultimo Festival di Venezia, è la storia di Mitra, regista iraniana in esilio, che lavora al progetto dei suoi sogni: realizzare un film sulla vita della leggendaria cantante e diva egiziana Oum Kulthum (1900-1975). Le difficoltà incontrate dalla regista nella lavorazione del film vengono ad intrecciarsi con quelle che Oum visse al tempo in quanto artista donna in una società dominata dagli uomini.
[/accordion-item]
[accordion open=”1″][accordion-item title=”Domenica 19 Novembre”]
[mini-icon icon=”map-marker”]Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi
ore 11.00 – 18.00
MOSTRA
Directing the Real: Artists’ Film and Video in the 2010s
[mini-icon icon=”map-marker”]Cinema La Compagnia
ore 16.45
Big Time di Kaspar Astrup Schroder, Danimarca, 2017, 93′
vo: inglese; st: italiano
Ritratto del super premiato architetto danese Bjarke Ingels che, poco più che quarantenne, ha firmato alcune noti edifici degli ultimi anni quali il grattacielo W57 VIA 57 West a New York, il Danish National Maritme Museum a Helsingor, il Serpentine Gallery Pavillion a Londra. Girato nel corso di sette anni, il film segue la sua vita professionale e personale con grande discrezione, dall’apertura del suo nuovo studio a New York, al lavoro in cantiere all’operazione chirurgica a seguito di una grave contusione al cervello dopo una partita di baseball.
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ore 18.30
Il giardino delle erbacce di Virgilio Sieni, Italia, 2017, sonoro, 20′
prima mondiale alla presenza dell’autore
È l’alba. Una persona se ne sta seduta in un campo incolto. Sembra in attesa di qualcosa. Improvvisamente è attratta da un bagliore. Socchiude gli occhi, la mano appoggiata cade dal ginocchio, sposta la gamba per alzarsi pressando la terra col tallone. Inizia il viaggio. Nei quaranta metri che la separano dal punto, un atlante di gesti e volti abitano questo tragitto facendo apparire un’umanità che riflette sulla natura.
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ore 19.10
Bom Bom’s Dream di Jeremy Deller e Cecilia Bengolea, Regno Unito, 2016, 12′ 30”
vo: inglese; st: italiano
prima italiana
Gli aspetti sociali e tradizionali del mondo della musica popolare sono stati spesso al centro del lavoro del Turner Prize Jeremy Deller. Qui, una ballerina giapponese conosciuta col nome di Bom Bom partecipa in Jamaica a un contest locale di musica dance. Il film si sviluppa tra assurde sequenze di danza e strani effetti speciali, in un’atmosfera surreale e con un’estetica e immaginario assolutamente pop.
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ore 19.25
Whipping Zombie di Yuri Ancarani, Italia, 30′
vo: creolo haitiano, st: inglese, italiano
prima italiana
Kale Zombie, ovvero ‘frustando lo Zombie’, è il nome di un rituale unico qui filmato da Ancarani per la prima volta nella storia da una macchina da presa. Al ritmo di musiche ipnotiche e ripetitive eseguite con percussioni e tradizionali strumenti a fiato, che inducono a uno stato di trance, gli uomini zombie si frustano a vicenda e lottano tra loro fino a morire e rinascere in un ciclo infinito.
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ore 21.00
VISIO > Young Talent Acquisition Prize
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ore 21.15
Antonio Lopez 1970: Sex Fashion & Disco di James Crump, Stati Uniti, 2017, 90′
vo: inglese; st: italiano
prima italiana alla presenza dell’autore
Una straordinaria colonna sonora con musiche di Donna Summer, Marvin Gaye e Isaac Hayes accompagna la storia di Antonio Lopez, il fashion illustrator più influente degli anni 70, i cui disegni si ispiravano all’etnicità e alla vita delle strade di New York e Parigi. Il film ripercorre la vita disinibita e le turbolente relazioni del gruppo di amici e collaboratori che lo circondarono tra i quali Yves Saint Laurent, Karl Lagerfeld, il suo partner creativo Juan Ramos e le sue muse, le bellissime Cathee Dahmen, Grace Jones, Pat Cleveland, Tina Chow, Jessica Lange e Jerry Hall.
[/accordion-item]
[/accordion][/tab]
[tab title=”MOSTRA”]
Directing the Real. Artists’ Film and Video in the 2010s
a cura di Leonardo Bigazzi
Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi
15 novembre – 10 dicembre 2017
Inaugurazione: martedì 14 novembre ore 18.00
martedì – domenica 11.00 – 18.00
ingresso gratuito
L’utilizzo delle immagini in movimento ha assunto un ruolo sempre più centrale nella pratica artistica contemporanea. Curata da Leonardo Bigazzi, DIRECTING THE REAL. ARTISTS’ FILM AND VIDEO IN THE 2010s riunisce le opere di diciannove artisti internazionali che lavorano con le moving images. Questa generazione di artisti, tutti nati dopo il 1980, si è formata in un momento storico in cui il confronto con il “Reale” e la sua rappresentazione diventa spesso necessario e inevitabile. La nostra esperienza del mondo che ci circonda tuttavia è sempre più mediata e alterata da schermi e tecnologie elettroniche a tal punto che la distinzione tra reale e virtuale può essere confusa.
Come rispondono gli artisti oggi ad una società globalizzata in cui le immagini e le informazioni sono sempre più spesso costruite e manipolate per alterare la realtà? E in che modo le rivoluzioni tecnologiche degli ultimi anni, e la rapidità con cui queste immagini sono condivise e consumate, hanno influenzato il loro (e il nostro) sguardo sul mondo? Come rappresentare un mondo sempre più regolato dagli interessi economici, diviso da guerre e ingiustizia sociale, e in cui il rapporto tra l’uomo e l’ambiente sta raggiungendo un punto critico? E in questo contesto qual è il ruolo e il potenziale dell’arte e dello spazio espositivo come luogo fisico di riflessione e condivisione?
Questa mostra intende offrire uno sguardo sulla produzione di una generazione di artisti che ha fatto di alcune di queste domande il tema centrale della propria ricerca. La transizione da analogico a digitale e l’accelerazione di internet e dei nuovi mezzi di comunicazione sta modificando profondamente il linguaggio video generando nelle loro opere scelte estetiche e formali ormai ben riconoscibili. Negli spazi della Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi saranno presentati video, film e video installazioni che rappresentano la varietà di mezzi e formati utilizzati nella pratica video contemporanea.
Con questa mostra Lo schermo dell’arte prosegue il proprio impegno, che ha contraddistinto i suoi dieci anni di attività, rivolto alla promozione e produzione delle opere di una nuova generazione di artisti visivi che lavora con le moving images. Tutti gli artisti selezionati infatti hanno partecipato, o lo fanno per la prima volta in questa edizione, ai due progetti più importanti che il Festival ha dedicato in questi anni ai giovani artisti: VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images (2012-2017) e il Premio Lo schermo dell’arte Film Festival (2010 – 2013).
Artisti in mostra: Basma Alsharif, Bianca Baldi, Danilo Correale, Justine Emard, Alessandra Ferrini, Sirah Foighel Brutmann and Eitan Efrat, Louis Henderson, Graham Kelly, Jonna Kina, Daisuke Kosugi, Basir Mahmood, Diego Marcon, Rebecca Moss, Arash Nassiri, Janis Rafa, Emilija Škarnulyte, Patrik Thomas, Emmanuel Van Der Auwera, Driant Zeneli.
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[tab title=”FESTIVAL TALKS”]
Giovedì 16 novembre
[mini-icon icon=”map-marker”]ore 15.45 Cango Cantieri Goldonetta
Lecture di Hassan Khan
Traduzione simultanea
Hassan Khan
Nella lecture, l’artista egiziano al quale è dedicato il Focus 2017 presenta la sua pratica artistica in cui suono, immagini e performance sono strettamente legate.
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Venerdì 17 novembre
[mini-icon icon=”map-marker”]ore 15.45 Palazzo Strozzi – Altana
Feature Expanded. European Film Strategies
Tavola rotonda: Becoming a Feature
Partecipano tra gli altri: Rä Di Martino, artista e Roee Rosen, artista e scrittore
In collaborazione con In Between Art Film e Fondazione Palazzo Strozzi
La tavola rotonda Becoming a Feature, indagherà le motivazioni che hanno spinto, nell’ultimo decennio, un numero sempre crescente di artisti visivi a confrontarsi con produzioni cinematografiche di lungometraggi introducendo nuovi modelli espositivi e di distribuzione e allo stesso tempo sfruttando le regole e le strutture dell’industria cinematografica.
Feature Expanded è ideato e organizzato dallo Schermo dell’arte Film Festival e da HOME Manchester, sostenuto da Creative Europe MEDIA.
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[tab title=”FOCUS ON HASSAN KHAN”]
Mercoledì 15 novembre
[mini-icon icon=”map-marker”]Cinema La Compagnia
ore 19.00
LIVE SET
Superstructure (2017)
A Short Story Based on a Distant Memory with a Long Musical Interlude (2011)
Club Gamelan excerpt (2015)
Taraban (2014)
Hassan Khan ha eseguito performance musicali in centri d’arte, musei e festival di tutto il mondo, dal Louvre al Guggenheim di New York, dalla Serpentine Gallery di Londra al SALT di Istanbul. I suoi set riuniscono brani preregistrati e improvvisazioni live per le quali usa feedback, filtri, processori, manipolazioni con il laptop, sintetizzatori virtuali e microfoni live insieme a materiali registrati in studio. Per queste composizioni uniche dalle sonorità medio orientali che sfuggono a qualsiasi classificazione, l’artista utilizza vocalist e vari strumenti come ensemble di ottoni, quartetti d’archi, strumenti della musica araba classica, Gamelan, battiti di mani e pianoforte.
Per la serata inaugurale del X Schermo dell’arte, Khan propone un programma di tre pezzi realizzati tra il 2011 e il 2015 con ascolti lenti e sospesi e temi ritmati per essere ballati.
Giovedì 16 novembre
[mini-icon icon=”map-marker”]ore 15.45 Cango Cantieri Goldonetta
Lecture
Traduzione simultanea
Nella lecture, l’artista egiziano al quale è dedicato il Focus 2017 presenta la sua pratica artistica in cui suono, immagini e performance sono strettamente legate.
[mini-icon icon=”map-marker”]ore 18.00 Cinema La Compagnia
alla presenza dell’ autore
Film in programma
Jewel, 2010, 6’30”
L’idea di realizzare questo lavoro video girato in pellicola 35mm nasce da un episodio vissuto dallo stesso artista che, tornando a casa in taxi, vide due uomini per strada ballare davanti ad un vecchio amplificatore con applicati dei faretti che si accendevano e spengevano in sincrono col ritmo della musica. All’inizio del video, le misteriose luci emanate da un pesce che guizza nelle profondità di un mare nero si trasformano nei riflessi di un set di luci artificiali che illuminano la scena dove si svolge la performance. Qui, due uomini vestiti con abiti comuni ballano uno di fronte all’altro al suono dello sha’abi. Lo spettatore viene catturato dal ritmo ipnotico della musica e dalla sensualità dei movimenti.
Muslimgauze R.I.P., 2010, 8’07”
Realizzato per Manifesta 8 e girato a Lubiana, il video è ambientato nel 1982 a Manchester. Un ragazzino esplora lo spazio di un modesto appartamento di un anonimo caseggiato toccando gli oggetti che lo circondano. Muslimgauze, che dà il titolo a questo lavoro, è lo pseudonimo del musicista Byrn Jones, nato e vissuto a Manchester, che negli anni 80 in piena era thatcheriana ha scritto numerosi pezzi sulla situazione in Medio Oriente senza esservi mai stato. Ispirandosi alla sua figura, Khan costruisce uno scenario fortemente allusivo: da una parte il riferimento al musicista che difende la causa araba senza muoversi dal suo appartamento di Manchester; dall’altra, il ragazzino sperimenta il modesto ambiente in tutto simile a quelli della middle class inglese. Un film spettrale nel quale Khan mette in scena le condizioni sociali della politica conservatrice del Regno Unito sotto la Thatcher.
Blind Ambition, 2012, 45′
Girato al Cairo con un cellulare, Blind Ambition è composto da nove momenti che catturano le conversazioni di uomini e donne, interpretati da attori, che si muovono in un contesto urbano assai concitato. Nelle conversazioni ogni momento di tensione finisce nel niente come se la lotta verbale non fosse nulla più di un consumo di stress. In parallelo la parte visiva, grazie all’uso del cellulare, sembra guidare lo spettatore a partecipare alle vicende narrate avvicinandosi ai soggetti per poi distaccarsi da questi come a perdere improvvisamente interesse al dialogo che presto svanisce. Il parlato registrato separatamente in studio è stato aggiunto alle immagini al momento del montaggio eliminando ogni rumore di fondo. Con un affetto straniante il film scorre così tra le vene di una città congestionata.
Hassan Khan
Nato a Londra nel 1975, vive e lavora al Cairo. Artista, musicista, scrittore, la sua pratica spazia dal film al video, dalla fotografia alla scultura, dall’installazione alla scrittura, al suono e alla musica. Ha composto musica per il teatro e ha eseguito i suoi live set nei maggiori musei, centri d’arte e festival internazionali. Ha pubblicato testi in arabo e in inglese. Tra i suoi libri si ricordano Nine Lessons Learned from Sherif El-Azma (Cairo 2009) e Twelve Clues (Mousse Publishing), suo primo romanzo shi-fi. Ha vinto il Leone d’argento per il Promising Young Artist della 57th Biennale 2017, dove al Giardino delle Vergini ha esposto l’installazione sonora Composition for a Public Park 2013/2017. Tra le sue più recenti personali si ricordano quelle del Beirut Art Center (2016), del MMK (Francoforte 2015), della Kunsthalle di Sao Paolo (2015), del Downtown Contemporary Arts Festival (Cairo 2015), del SALT (Istanbul 2012). Ha partecipato, tra le altre, alla Biennale di Montréal (2016), alla Biennale di Sharjah (2015), alla Biennale di Liverpool (2014), a dOCUMENTA 13 (2012).
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[tab title=”MOVING ARCHIVE”]
14 – 18 novembre 2017
Moving Archive presenta in biblioteche e istituzioni di nove comuni della Città Metropolitana di Firenze, cinque documentari sottotitolati in italiano: Damien Hirst: Thoughts, Work, Life di Chris King, Art Safari: Maurizio Cattelan di Ben Lewis, Megunica di Lorenzo Fonda, William Kentridge: Anything is Possible di Susan Sollins, e Picasso in Palestine di Rashid Masharawi. Questi film difficilmente accessibili potranno essere visti su tablet, computer, salette proiezioni e monitor in dotazione alle istituzioni coinvolte dal progetto così da creare un nuovo modello di distribuzione alternativo alla sala cinematografica.
Le biblioteche e associazioni coinvolte sono: Associazione Sincresis Empoli, Auditorium “M.A. Martini” Biblioteca di Scandicci, Biblioteca comunale di Borgo San Lorenzo, Biblioteca comunale Ernesto Balducci, Barberino di Mugello, Biblioteca comunale di Marradi, Biblioteca comunale di Pontassieve, Le Murate Progetto Arte Contemporanea Firenze, MMAB, Montelupo Museo Archivio Biblioteca, Museo Giuliano Ghelli San Casciano in Val di Pesa.
Consulta il programma completo
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[tab title=”INFO”]
Cinema La Compagnia
Firenze, Via Cavour 50 rosso
15 novembre
OPENING NIGHT
Live Set Hassan Khan: € 10
24 Frames: € 7 intero, € 5.50 ridotto
Live Set Hassan Khan e 24 Frames: € 14
dal 16 al 19 novembre
pomeridiano € 5 intero, € 4 ridotto
serale € 7 intero, € 5.50 ridotto
giornaliero € 10 intero, € 8 ridotto
dal 15 al 19 novembre
abbonamento € 40
PREVENDITE
on line da mercoledì 8 novembre per la durata della manifestazione
www.cinemalacompagnia.it
da domenica 12 novembre alla cassa del cinema
VISIO Artists’ presentation
Le Murate. Progetti Arte Contemporanea
Firenze, Piazza delle Murate
15 novembre, ore 11.00 – 13.00 / 14.30 – 16.30
ingresso libero
HASSAN KHAN | lecture
Cango Cantieri Goldonetta
Firenze, Via Santa Maria 23
16 novembre ore 15.45
ingresso libero
BECOMING A FEATURE | tavola rotonda
Altana di Palazzo Strozzi
Firenze, Piazza Strozzi
17 novembre ore 15.45
ingresso libero
DIRECTING THE REAL: ARTISTS’ FILM AND VIDEO IN THE 2010s | mostra
Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi
Firenze, Via Cavour 3
15 novembre – 10 dicembre ore 11.00 – 18.00, chiuso il lunedì
ingresso libero
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